"Se non avessimo la
Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli
stessi standard del resto del Paese, l'Italia sarebbe il primo Paese in
Europa". Così si è espresso il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato
Brunetta, secondo quanto riporta 'Il Giornale'. Spiegando l'importanza del
federalismo il ministro evidenza l'esistenza di un sistema malato ben
rappresentato dalla "conurbazione" Napoli-Caserta che è "un
cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c'è, non c'è la
politica, non c'è la società". Per dare un'idea, racconta di quando si
tenne il primo consiglio dei ministri a Napoli, Per l'emergenza rifiuti in
Campania: "La città era vuota. Qualcuno agli angoli delle strade ci faceva
il segno con il dito", (il medio). "Gli intellettuali napoletani
disquisivano se il termovalorizzatore di Acerra fosse idoneo sì o no. E stavano
con la merda sopra i capelli". Mi ricordo "il freddo morale
psicologico ambientale di quella giornata. Me lo ricordo. Ed è il segno più
tragico, forse più dei mucchi di spazzatura per le strade, di una società, di
una cultura e di una classe dirigente se non morte, tramortite".
Scontro sui soldi pubblici alla Fondazione Ravello del Ministro Brunetta
RAVELLO. La decisone della Regione di
concedere alla Fondazione Ravello un contributo di ben 4 milioni di euro
scatena un vespaio di polemiche. A criticare aspramente la scelta sono il Pd e
Sel, che attaccano duramente il presidente della Regione, Stefano Caldoro,
e l’ex ministro Renato Brunetta, presidente della Fondazione, accusati
di “conflitto di interessi”. «Caldoro – evidenzia il segretario provinciale del
Pd, Nicola Landolfi – ha finanziato per 4 milioni, con una specie di
“controllo in house di partito”, la Fondazione Ravello presieduta da Brunetta,
capogruppo del Pdl alla Camera. E questa è una cosa che si commenta da sola, di
inaudita e assoluta gravità». Secondo il Pd, infatti, si sprecano soldi
pubblici che, invece, dovrebbero essere investiti in altri settori. «I campani
continueranno a crepare negli ospedali pubblici – scrive Landolfi in una nota –
i pendolari a stare alle fermate per ore senza trasporti pubblici, la povera
gente a soffocare nella “terra dei fuochi”, mentre Caldoro impunemente,
continuerà a mortificare la Campania, finanziando una Fondazione presieduta da
Brunetta. Stavolta la gravità della vicenda deve essere sollevata a ogni livello,
perché si tratta di uno scandalo nazionale». Per Landolfi il finanziamento «va ritirato,
revocato, contestato in ogni sede, perché è una rapina a mano armata». E va giù
duro anche il coordinatore regionale di Sinistra ecologia libertà, Arturo Scotto:
«Non ci sorprende – commenta – la notizia che la Fondazione Ravello abbia
ricevuto altri quattro milioni per continuare la sua attività, poiché sappiamo
quanta attenzione il presidente Caldoro e la sua Giunta abbiano verso il lavoro
di Brunetta, capogruppo del Popolo della Libertà e presidente di questo Ente
che si occupa di gestire gli eventi dell’auditorium della città di Ravello». E
aggiunge: «La Regione, con grande rapidità, riesce a trovare i soldi per
Brunetta, mentre da mesi i trasporti pubblici vanno lentamente verso il
disastro». Il dito accusatorio è puntato anche nei confronti dell’ex ministro
Brunetta: «Continuiamo a domandarci – conclude il coordinatore regionale di Sel
– come sia possibile che un leader politico di rilievo nazionale possa presiedere
una Fondazione che si regge quasi esclusivamente sui contributi pubblici. Si
tratta in ogni caso di un conflitto di interesse gigantesco, che va rimosso al
più presto. Inoltre chiediamo che i soldi dei contribuenti campani vengano
dirottati esclusivamente verso quelle che sono le emergenze della regione:
trasporti, sanità, istruzione e lavoro».
Gaetano de Stefano
Editoriale
Leggendo questi due articoli mi sorgono dei forti dubbi e ne scaturiscono d'obbligo alcune domande. Se corrisponde a vero quello che ha detto, il Sig. Ministro perchè viene a prendere i finanziamenti pubblici in Campania con la Fondazione che presiede? Dopo tali dichiarazioni perchè il Presidente della Regione On. Stefano Caldoro non revoca tale finanziamento visto che secondo il Ministro la Campania è "un
cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c'è, non c'è la
politica, non c'è la società" ? E arrivati a questo punto i nostri rappresentanti politici, che spero siano di più "alta" levatura, perchè non ci difendono come cittadini? Il dubbio che mi assale è veramente forte, se non lo fanno vuoi vedere che in fondo ha ragione il Sig. Ministro quando dice: "Ed è il segno più
tragico, forse più dei mucchi di spazzatura per le strade, di una società, di
una cultura e di una classe dirigente se non morte, tramortite". Ai posteri l'ardua sentenza .........