GRAZZANISE – Ora
spunta la pista dell’osso: sarebbe appunto quella della costina strappata al
cane che l’aveva addentata. Ormai va a ruota libera la fantasia popolare
scatenatasi dopo la tetra ed atra dissacrazione delle tombe al vecchio
camposanto. E, pertanto, è grottescamente scattata una singolare Operazione
Halloween per dilettanti…allo sbaraglio, mentre, per fortuna e col rigore del
caso, procedono spedite le indagini di carabinieri, investigatori, agenti della
“scientifica”. Ma in che consisterebbe tale nuova pista, tuttavia accreditata dalla
minoranza della gente? E’ presto detto. Se ad un cane - per quanto piccolino -
si toglie l’ossicino che, sudando, ha finalmente incamerato dentro il muso,
succede che a dog's snout s’infila presto dentro il malleolo
dell’incauto manigoldo. Questo e nient’altro sarebbe successo durante la notte fra il 17 e il 18 d’agosto.
Cerchiamo di capire, ascoltando il finale della ricostruzione che con sussiego
fa il nostro informatore: in passato gli affranti familiari commissionavano
lapidi dai marmisti preferiti; attualmente vige la regola che vi provvede, per
tutti, il Comune; ergo, han levato gli ossi ai cagnolini che adesso mordono
senza pietà. Be’, allora è chiarita ogni cosa. Compreso il dato che l’acutissimo
interprete attribuisce anche al vetusto cimitero l’all inclusive del nuovo fatto costruire in project financing dal sindaco Enrico Parente, nel suo secondo
mandato, fra il 2005 e il 2010). In che non sembra proprio rispondere al vero,
giacché per il sepolcreto tuttora condiviso col Comune di Santa Maria la Fossa,
per ovvie ragioni, non v’è alcun “tutto compreso” ed ognuno si rivolge a chi
vuole, per ordinar le marmoree lastre. “Che vanno dicendo?! - sbotta un secondo
immaginoso signore, dal marciapiede opposto – Si è trattato di quattro ubriachi
che, in piena sbornia, hanno deciso di recarsi a dare quattro martellate a
quattro loculi. Non c’è nulla da temere!”. Ah, se davvero quell’immaginoso
vedesse giusto! Veramente tutti potrebbero dormir tranquilli! Intanto
sgaiattola così l’immaginario collettivo, mentre fra i “coltivatori” di
presentimenti, superstizioni e …pregiudizi non è affatto caduta l’ipotesi dei
“riti satanici”. Intanto lo sdegno dei politici “colpiti” nei loro affetti più
o meno cari non s’è assopito un attimo negli ultimi giorni. Intanto il canonico
don Lauritano nella vespertina di domenica ha stigmatizzato il sacrilegio
compiuto, dicendosi pronto a celebrare una Santa Messa “di riparazione”, e
padre Monticelli, parroco dell’Annunziata, ha caldeggiato una risposta corale
…da “veri cristiani”.
RAFFAELE
RAIMONDO