PIEDIMONTE
MATESE. Da circa alcuni mesi, nei comuni dell’alto casertano da
Piedimonte Matese a quelli più alti come Gallo Matese, Letino e Valle Agricola
giungono segnalazioni che la RAI TV si prende ad intermittenza spesso manca
proprio il segnale. Nella lista dei programmi TV da sintonizzazione con
decoder, anche con manovre di distacco spina elettrica, il primo
programma ricevibile nella migliore delle ipotesi è RETE 4, cioè la RAI, 1, 2 e
3 è proprio saltata. Inoltre viene segnalato che il numero verde della RAI –
segnalazione guasti – è sempre occupato, per lunga fila / attesa di
protestatari, tanto che il centralino chiude la conversazione. I cittadini sono
disperati perché pagano un servizio che
non ricevono e altri referenti su ricezione televisiva sia RAI che Mediaset sul
territorio pare non ce ne siano, A
questo punto le lamentele che giungono sono numerose e i cittadini protestano
facendo notare che a prescindere dal tipo di schermo del ricevente e del decoder
incorporato o esterno, se la RAI vuole il canone e se la RAI vuole far vedere
le sue interminabili e irritanti pubblicità, come da esose tariffe, abbia la rispetto
di irradiare, da uno o più dei siti trasmittenti o ripetitori, i suoi
programmi, non tanto numerosi, ma che ci uniscono al resto del Paese. Gli
utenti quando sono stanchi di cercare i programmi RAI sul digitale terrestre, sono costretti spesso
a ricorrere ai programmi satellitari o a pagamento. E’ una vera ingiustizia. Se
i cittadini già pagano un canone, perché devono essere costretti ad acquistare
ulteriori apparati tecnologici per beneficiare di un servizio che gli spetta di
diritto? Le associazioni di consumatori che si stanno interessando del problema
consigliano di segnalare il fatto al Ministero dello Sviluppo Economico in quanto la Rai, probabilmente, non sta rispettando il
Contratto di Servizio che ha con lo Stato italiano. I cittadini sperano in una
risoluzione a breve del problema onde evitare una class action o un’azione di
forza che porti addirittura allo sciopero del canone.
Pietro
Rossi