Roberto di Iorio |
CAIAZZO. La
Costituzione Italiana sancisce alcuni principi che sono il cardine di tutto
l’impianto legislativo ed è proprio da questi principi che desideriamo partire.
L’Art. 2 cita che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell’uomo e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà
politica, economica e sociale” per continuare con l’Art. 3 che cita “Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale” e così via. Molto spesso però la
burocrazia genera grossi disagi ai
disabili come quelli causati a Roberto
di Iorio di Caiazzo che ha pensato addirittura al suicidio. L’istigazione al suicidio è un reato
penale,art.580, ribadisce Di Iorio,
ora bisogna capire quale ufficio Istituzionale, ne è l’artefice, io sono un
disabile in carrozzina, vivo in un paesello, dove il più vicino ospedale
poliambulatorio, centro medico, che mi segue è a 25/30 km, a me è stata sospesa
la patente per un becero cavillo legale, non ho parenti, mia madre ha 80 anni,
ditemi voi io come faccio !!! Vivo in un paesello dove non c'è volontariato,
non credo che il Comune abbia i fondi per me e l'ASL, mi farà certamente
scrivere centomila richieste, che mai verranno prese in considerazione !
Arrivato a questo punto, la mia vita da disabile costretto a forza a vivere H24
in casa, non mi sta bene, preferisco H24 in una bara, tanto è la stessa
cosa !!! Però, qualcuno dovrà sentire la responsabilità del mio suicidio, sul
suo groppone,
Pietro
Rossi