GRAZZANISE – Di dura
cervìce certi cittadini, proprio come “certi ebrei”. Ma è possibile? Sì, è
possibile, anzi sicuro, sicurissimo. Le campane per la raccolta del vetro (si
fa sempre per dire, giacché trattasi di contenitori adattati e per di più
scassati) son state rimosse da Via Diaz (dopo regolare report della Polizia
municipale) e sistemate altrove, con perfetta visibilità. Embè, per forza
d’inerzia, “certi/e” cittadini/e, pur mancando le predette campane, han
continuato a lasciar per terra cassette con vitree lastre e buste ricolme di
bottiglie. Con disinvoltura, così, quasi con spavalderia, aggiungendo un po’
d’umido come cacio sui maccheroni, sicché, esausto, il concittadino “frontista”
ha afferrato un foglio di carta argentata e il pennarello scrivendo “Gentili
Signore e Signori, come vedete le ‘campane’ per il vetro si son trasferite a
Via Battisti. (Guardate a destra!). Potete ritirare le vostre buste qui e
mandarle lì. Grazie!”. Han letto, i caparbi, eccome! Nel giro di tre giorni la
conversione! Adesso alla “via del vittorioso generale di Vittorio Veneto” è
tutto pulito. Le “buone notizie” -
si sa - non vengono mai sole. Eh, già! Sta infatti prendendo piede
l’antesignana “cordata” del “quintetto dei Comuni”: Grazzanise (almeno per una
volta “capofila”, grazie alla Legge, alias per attrazione della Commissione
straordinaria Migliorelli- Auricchio-Quaranta che attualmente regge le sorti
della municipalità, in conseguenza del terzo scioglimento del civico consesso
di questa “era volgare”); Santa Maria la Fossa (attivo il sindaco Antonio
Papa), Sparanise (primo cittadino Mariano Fausto Sorvillo anch’egli
direttamente in azione), Calvi Risorta e Capua (rappresentati da due assessori
al riunione programmatica del 2 agosto, cioè di venerdì scorso, seguita da una
volante conferenza-stampa). Ai cronisti presenti nella “stanza dei bottoni” il
viceprefetto Migliorelli ha detto: “Oggi c’è stato un incontro fra le varie
realtà comunali. S’è verificato un assenso sulle linee progettuali. Ovviamente
poi bisogna andare nei particolari”. La proposta accolta o la sfida che dir si
voglia? Assorbire tutti insieme i pregressi e complessi “pacchetti” concernenti
“raccolta-smaltimento-risorse impiegate-riciclaggio rifiuti” e giungere alla
strutturazione, magari sotto l’Albero di Natale, di una maxiorganizzazione
intercomunale che garantisca il non superamento della tassazione fin qui
lievitata o, quantomeno, scongiuri consistenti aumenti degli esborsi a carico
delle popolazioni (costituite all’incirca da 40.000 anime …paganti). Un’idea
senza dubbio interessante: a riprova, sul treno è salita quasi all’ultimo
minuto la città federiciana che, in questo periodo, non viaggia certo in
tranquille acque finanziarie e certamente non per responsabilità dell’attuale
responsabile di Area, dr. Mattia Parente. Un’idea che però deve fare i conti
con le pendenze accumulatesi nella storia di ogni Comune almeno nell’ultimo
decennio. Eppure, accanto alle riserve derivanti dai flop affastellatisi con
l’Unione dei Comuni Caserta Sud-Ovest o da altre simili iniziative miseramente
naufragate, sussistono fondate speranze. I cittadini e gli esponenti politici
locali che guardano con attenzione all’evoluzione di tale impresa ne auspicano
il successo. La cronaca degl’imminenti mesi dirà del passaggio “dal dire al
fare” e, se c’è di mezzo il mare …inquinato per giunta, si intravedono tuttavia
le volontà e le competenze che potrebbero agevolare l’approdo al porto.
RAFFAELE RAIMONDO