PIEDIMONTE MATESE. Nell’ambito
del programma di tutela dell’ambiente e di miglioramento della raccolta
differenziata, l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese ha candidato a
finanziamento un progetto che punta alla riduzione dei rifiuti in plastica,
cogliendo l’opportunità dei fondi regionali assegnati dalla Provincia di
Caserta per l’attuazione di interventi strategici in materia di prevenzione e
riduzione dei rifiuti. Il progetto si chiama “Questione di gesti…sostenibili”,
e prevede l’istallazione di due “case dell’acqua” per la distribuzione di acqua
potabile, complete di frantumatore
compatto di bottiglie di plastica (per ridurre il volume delle bottiglie
conferite del 90%) e di Eco
infopoint, monitor multimediali presenti su ciascuna casa dell’acqua quale
strumento di comunicazione con i cittadini. L’importo previsto per la sua
realizzazione è di 58mila euro. Obiettivo dell’iniziativa, seguita da vicino
dal sindaco Vincenzo Cappello e dal vicesindaco e assessore delegato
all’Ambiente e alla Raccolta differenziata Costantino Leuci, quello di
sensibilizzare i cittadini alla tutela dell’ambiente riducendo la produzione di
materiali plastici a rifiuto e quindi il volume della frazione plastica
riciclata. Tra i benefici anche un allungamento della vita d’uso di recipienti
in vetro e l’abbattimento dei consumi e dei costi delle acque imbottigliate. Il
tutto a vantaggio di un miglioramento quantitativo e qualitativo della raccolta
differenziata. Il cittadino è al centro di questo progetto, che poggia sul
coinvolgimento della comunità, i particolare dei giovani in età scolare, e
sulla collaborazione delle realtà associative del territorio in un percorso
comunicativo e informativo teso a diffondere la consapevolezza delle corrette
abitudini nel riciclo dei rifiuti. Le associazioni coinvolte sono Gupanà, il
Club Alpino Italiano, Legambiente e Noumenon. Prevista anche un’attività di
monitoraggio e valutazione dei risultati ottenuti. Iniziativa analoga è quella
avviata dall’amministrazione comunale nel servizio di mensa scolastica, dove è
stata introdotta la fornitura di acqua potabile microfiltrata e refrigerata da
appositi erogatori, in sostituzione di quella imbottigliata, per ridurre la
produzione di rifiuti in plastica ed educare i giovani alunni all’uso di acqua
di provenienza domestica.