CASERTA. Il Nucleo di Polizia Tributaria della
Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di altrettanti soggetti e il sequestro di una società che gestiva un locale
molto frequentato dalla movida casertana. I predetti, a seguito delle indagini
condotte dalle Fiamme Gialle, sono stati ritenuti responsabili dall’A.G.
inquirente di concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione e
preferenziale. I dettagli dell’operazione nel Comunicato Stampa della Procura
della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Guardia
di Finanza - Comando Provinciale Caserta
PROCURA DELLA REPUBBLICA di Santa Maria Capua Vetere
sezione criminalità economica e finanziaria
COMUNICATO STAMPA
A
conclusione di un'articolata indagine, coordinata e diretta dalla Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere- Sezione criminalità economica e
finanziaria- il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di
Caserta ha eseguito in data odierna un decreto di applicazione del sequestro
preventivo sull'intero complesso dei beni, materiali ed immateriali, di
pertinenza della società " Il Chiostro s.r.l. " con sede in Caserta
alla via Mazzini e due ordinanze applicative della misura degli arresti
domiciliari nei confronti di Crisci Gerardo e Crisci Sandro, rispettivamente
gestore di fatto della Contemporaneo s.r.l. e titolare della Hair Design s.a.s.
nonché socio de L'Ipotesi s.r.l. , società risultanti beneficiarie delle somme
oggetto di distrazione.
I reati
contestati agli indagati, nei diversi ruoli, riguardano fatti che hanno fatto emergere, allo
stato, i reati di cui agli articoli 110 c.p. e 216 comma 1A n.l e comma 3A , art 223 R.D.
267/42 (concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione), 1 10 c.p. e 216
comma 1A n.2 (concorso in bancarotta fraudolenta documentale).
La
sussistenza di gravi indizi di colpevolezza risulta, inoltre, riconosciuta nei
confronti di altri indagati che ricoprono cariche sociali in alcune s.r.l..
Risulta,
altresì, contestata la condotta di riciclaggio a carico di funzionari di un
istituto di credito, i quali pur a conoscenza dello stato di decozione della
Contemporaneo s.r.l.- società poi dichiarata fallita - registravano le
operazioni sottese alla cessione del ramo d'azienda dell'indicata società
simulando l'uso del contante, in modo da determinare l'errata registrazione
nell'Archivio Unico Informatico -violandone la richiesta integrità - e
consentendo agli indagati di parcellizzare la provvista per agevolare il trasferimento
della stessa, compiendo- pertanto- operazioni volte ad ostacolarne
l'individuazione della provenienza illecita degli importi, derivante dalla sua
natura distrattiva.
Dalle
indagini emerge come gli indagati, componenti direttamente o per interposta
persona la compagine sociale della Contemporaneo Caffè s.r.l.- cessionaria del
ramo d'azienda della Contemporaneo s.r.l.-, abbiano distratto dal conto della
società l'importo complessivo di
€ 500.000,00 circa,
compiendo operazioni di
bonifico e di
versamento registrate come avvenute per contanti , ma in concreto realizzate
attraverso operazioni qualificate contabilmente quali "restituzione
crediti verso soci " che, di fatto, realizzavano una parcellizzazione degli
importi fraudolentemente distratti con attribuzione delle somme in favore degli
indagati.
S.M. Capua Vetere 12 luglio 2013
Il Procuratore della Repubblica Aggiunto Coordinatore sezione
criminalità ecpnomica e finanziaria
Luigi Gay Vi (\