CASERTA. Ritornano le 12 ore di preghiera per
la vita. Dopo il successo del gennaio e del marzo scorso, infatti, sabato 4
maggio prossimo, dalle ore 9, anche a Caserta si terrà la manifestazione
nazionale "12 ore per la vita". L'evento, che si svolgerà
contemporaneamente in tutta Italia ed in particolare presso gli ospedali di
Milano, Torino, Padova, Roma, Catania e Caserta si avvale tra l'altro del
sostegno morale del Vescovo, mons. Pietro Farina, del Direttore dell'Ufficio
Pastorale della Salute dott. Don Antonio Iazzetta e delle associazioni NO194,
Ora et Labora in difesa della vita, Movimento per la vita, Movimento per la
Pace e Rinnovamento dello Spiriro di Caserta. A pochi giorni dalla Marcia per
la Vita che domenica 12 maggio attraverserà le vie di Roma e proprio nel mese
dedicato alla maternità di Maria, il movimento No194, guidato a livello
provinciale dal preside Paolo Mesolella, ritorna con un evento pubblico davanti
ad unospedale casertano per sensibilizzare i cattolici (e non solo) sul dovere
morale, oltre che sociale, di difendere la vita dall'aborto. "Ho trovato
il modo per far cessare gli aborti in tutta Italia, diceva Don Benzi, andare a
pregare di fronte agli ospedali. Noi dobbiamo rendere pubblico quello che
avviene nel silenzio degli ospedali". Un appello quello di don Benzi che è
stato colto dal movimento referendario "No194"(diventato anche
Associazione con oltre 14 mila iscritti, il cui unico scopo è quello di
difendere la vita umana dal suo concepimento. Per Caserta e provincia,
l'avvocato Pietro Guerini, coordinatore nazionale, ha nominato il preside Paolo
Mesolella, che è anche uno dei tre vicepresidenti del SUD Italia, il quale sta
riproponendo l'evento delle "12 ore per la vita" anche in
collaborazioni con altre associazioni sanitarie della provincia, dal movimento
per la Vita al Centro per la famiglia di Capua. Il Movimento No194, in particolare,
oltre ad avere referenti in tutte le province d'Italia ha un proprio portale on
line all'indirizzo www.no194.org. "L'
iniziativa - spiega il preside Mesolella, non è finalizzata alla sola denuncia
del fenomeno dell'aborto o della legge 194/1978 che lo disciplina nel nostro
ordinamento, ma è diretta alla revisione della stessa legge per via referendaria,
con la piena consapevolezza che la vita di ciascuno di noi è già possibile in
assenza di eventi letali durante la gravidanza. La manifestazione pertanto è
aperta a tutti i Pro Life, anche appartenenti ad altre organizzazioni. Ma
ringrazio sua eccellenza il vescovo Mons. Farina e Don Antonio Iazzetta per la
fiducia che hanno voluto accordare alla nostra associazione, perché come lo
stesso Vescovo ci ha scritto: "occorre tenere sempre vivo tra i fedeli il
principio della inviolabilità della vita dal suo concepimento fino alla morte
naturale secondo il volere di Dio, nostro creatore e Padre di ogni vita. Questo
principio è perenne e sempre attuale e non potrà minimamente essere scalfito da
nessuna legge umana".
Pietro Rossi