PIEDIMONTE
MATESE – E’ stato celebrato, nella sede della Comunità Montana del Matese,
gentilmente concessa dal presidente dr. Fabrizio Pepe, il congresso della
lega intercomunale della Federazione
Nazionale Pensionati Cisl di Piedimonte per la elezione del consiglio
direttivo. Ai lavori sono intervenuti il segretario provinciale FNP Cisl
territoriale Mario Di Iorio accompagnato dalla dirigente provinciale del
coordinamento donne Rita Ferraiuolo. Hanno portato il saluto il Presidente
della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe e l’assessore alle politiche
sociali Marcellino Iannotta; presenti anche il presidente del Circolo Sociale
terza Età’ Crescenzo Grande col vice Presidente Antonio Corbo. Numerosi gli iscritti
alla FNP Cisl del territorio, che hanno portato il contributo di idee, proposte
e lamentele dei pensionati per la dimenticanza dei passati governi riguardo ai numerosi problemi che attanagliano
la categoria, in particolar modo per i non auto sufficienti, il cui fondo
nazionale è stato progressivamente cancellato. All’unanimità dei presenti sono
stati eletti nel nuovo direttivo della lega intercomunale FNP Cisl di Piedimonte Matese Luigi Augusto
Lupoli, Antonio Bianco, Giovan Giuseppe Carullo, Gaetano Mazzarella, Francesco
Pennella, Luigi Monte, Michelina Bucci, Margherita Riccio e Piera La Cerra. Alla carica di segretario,
per la sua indiscussa capacità organizzativa, è stato riconfermato alla
unanimità Luigi Augusto Lupoli. Gli iscritti alla FNP Cisl della lega
intercomunale di Piedimonte Matese sono 1924 distribuiti nei 29 comuni che
abbracciano il vasto territorio che si irradia da Piedimonte Matese agli
estremi lembi della provincia di Caserta, come i comuni di Letino, Gallo
Matese, Capriati a Volturno, a confine con la regione Molise, a Gioia Sannitica, a confine con la provincia
di Benevento, ai comuni di Caiazzo, Castel di Sasso, Formicola, Castel
Campagnano, Pontelatone, Piana di Monte Verna e Ruviano, a ridosso di Caserta.
In prosieguo dei lavori l’assemblea ha proceduto anche alla elezione dei
delegati al congresso della FNP CISL territoriale che si svolgerà il prossimo
27 febbraio nei saloni del complesso Vanvitelli di Caserta. Sono stati eletti
Luigi Augusto Lupoli, Antonio Bianco, Nicola Iannitti, Gaetano Mazzarella,
Francesco Pennella, Luigi Monte, Giovan Giuseppe Carullo, Luigi Russo,
Margherita Riccio, Michelina Bucci, Piera La Cerra, Alfonso Ruscetti e Tommasina
Bianco. Nel corso del convegno che ha preceduto le operazioni di voto, è
intervenuto il segretario territoriale FNP-Cisl Mario Di Iorio che, tra le
tante altre emergenze del mondo degli
anziani, ha illustrato la lettera aperta dei pensionati Cisl della Campania ai
partiti politici e ai movimenti politici e civici. L’incipit della lettera è il
seguente: “egregi signori, con l’approssimarsi delle elezioni politiche aumenta
a dismisura il numero dei cosiddetti “ Riformatori o Rifondatori” che si
prefiggono di cambiare tutto e il contrario di tutto, senza mai indicare come e
con quali risorse. Non vi sembra che la maggior parte delle cose non fatte
dovevano essere fatte dalla maggioranza di voi che vi siete avvicendati al
governo nazionale e in quelli locali ? “. Nella lettera si evidenziano le
carenze dei passati governi che negli
ultimi 20 anni hanno usato pochissimo il
termine Pensionati e quello di Anziani è
usato pochissimo e solo in riferimento alla non autosufficienza. Nel 1992,
continua la lettera, per favorire l’entrata dell’Italia nell’euro, fu varato un
decreto legislativo, il 503, che aboliva l’adeguamento automatico delle
pensioni e prevedeva un diverso meccanismo periodico di adeguamento. Tale
decreto è stato disatteso da tutti i Governi con il risultato che il potere di
acquisto delle pensioni è calato di oltre il 35%. Dal 1993 al 2012 tutto si è
adeguato o rivalutato: indennità di cariche, gettoni di presenza nei consigli
di amministrazione, stipendi e salari, tasse e tariffe, soglia di povertà ( che
nel 2013 sarà intorno a 1100 euro), tranne che le pensioni. Un accenno ai 20
milioni di cittadini elettori che oggi stentano a vivere con le loro pensioni
non rivalutate dal 1993 di cui il 50% è sotto la soglia di povertà. In una
ricerca fatta dalla FNP Cisl Campana viene evidenziato che 784.312 pensionati percepiscono una pensione fino ad
euro 500 ( 50,9%), 433.562 da 1001 a 1.500 ( 28,1%). Come facilmente si può notare se 1.000 euro
è la soglia di povertà il 78,9%
delle pensioni è sotto tale soglia e, ogni anno, in assenza di nessun provvedimenti,
la situazione peggiora. “Ci scusiamo,
conclude la lettera, se per qualche secondo vi abbiamo distratto da cose più
interessanti quali: premio di maggioranza, numero di seggi, alleanze, ma, prima
di decidere se valga la pena di andare a votare, vi saremo grati se vorrete
considerare anche la condizione degli anziani, quelli che hanno sofferto per
l’affermazione di uno stato libero e democratico. Saremo particolarmente
onorati di avere un confronto su questi temi”.