20 gennaio 2013

Abuso minori e violenza alle donne Service dei lions sammaritani all’istituto “Da Vinci”



S.MARIA CAPUA VETERE – E’ il tema del convegno svoltosi all’Istituto Tecnico “Da Vinci” e organizzato dal Lions Club sammaritano. “Argomenti scottanti, – ha commentato Enrico Santillo, presidente del club lions -  di fronte ai quali è sempre più necessaria una presa di coscienza per portare alla luce tali abusi e tali violenze, per poter prevenire ed educare. Il silenzio che spesso accompagna tali fenomeni non fa altro che favorire il ripetersi di nuove violenze, coprendo gli autori di tali efferati delitti.” Promotrice del service la responsabile di club del tema di studio nazionale lions, Lidia Santagata. I lavori, all’Istituto del preside Michele Vigliotti, hanno preso il via con Mario Romano in veste di moderatore e conduttore del convegno con i relatori: Mirella Galeotta, responsabile U.O. Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale “Moscati” di Avellino, Liliana De Cristofaro, dirigente Istituti penitenziari e Stefania Reccia, avvocatessa. Testimonial l’orsolina suor Rita Giarretta, direttrice della casa famiglia Rut di Caserta. La violenza sulle donne – è stato detto nel corso del service - non ha tempo né confini, non risparmia nessun paese e non fa differenze socio-culturali. Indagine statistiche effettuate ci riferiscono che in Europa il 25 per cento delle donne ha subìto atti di violenza fisica almeno una volta nella loro vita adulta e circa un decimo violenza sessuale. Da qui il bisogno di riconoscere alle donne i princìpi universali dei diritti all’eguaglianza, alla sicurezza, alla libertà, e di mettere in atto azioni capaci di una “protezione sociale” a tutela dei minori. Si è parlato di pedofilia nella stravolgente accezione negativa data al significato moderno, quella che denuncia un amore insano, anche se il termine di origine latina possedeva in sé il concetto di un amore puro e non perverso per il fanciullo. “I Lions, - così il governatore Gianfranco Sava - di fronte a questi fatti, sentono il dovere di sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso campagne di informazione e di comunicazione, fornendo strumenti di lettura e di comprensione ma anche di educare, in un progetto di prevenzione, le famiglie, le donne, i giovani, collaborando con la scuola, la chiesa e le istituzioni.”
Ernesto Genoni