BELLONA - Il programmato appuntamento per la IV edizione del Presepe Vivente
di domenica 23 dicembre, ha rappresentato l’evento cardine del cartellone voluto
dall’amministrazione comunale per le manifestazioni natalizie di Bellona, un
programma denso di eventi che proseguirà sino al prossimo 6 gennaio, festività
dell’Epifania. Dunque, successo annunciato per la IV edizione del Presepe Vivente, realizzato ad
opera degli studenti e delle famiglie dell’IAC “Dante Alighieri”, l’istituto
comprensivo statale retto dal prof. Luca Antropoli. Nel pomeriggio, diverse
classi della Scuola Primaria e tutte le classi della Scuola Secondaria e della
Scuola dell’Infanzia hanno partecipato all’iniziativa che si è confermata il
più importante momento didattico dell’offerta formativa, inteso a rievocare un
viaggio itinerante nella storia, tra gli antichi mestieri e i sapori del
passato, in cui centinaia di figuranti hanno raccontato uno dei principali eventi
per la cristianità, la nascita di Gesù.
Lungo il percorso degli antichi
mestieri, un’atmosfera
particolare e suggestiva ha accompagnato le migliaia di visitatori per l’intero
percorso, all’interno del quale i sapori, gli odori, i mestieri e le tendenze di
un tempo facevano da protagonisti. Oltre tremila presenze hanno potuto visitare
alcuni vicoletti, e i loro affollatissimi cortili, dove erano prodotte fino
all’inverosimile profumatissime focacce, da un vecchio forno a legna acceso per
l’occasione, e intanto venivano riscoperti vecchi portoni e antiche scale,
all’interno delle quali sono state allestite vere e proprie opere d’arte, i
quadri scenici. Via Rossi e Via Della Cioppa, per tutta la mattinata di
domenica, sono state trasformate in uno spazio dove tantissimi bambini,
genitori ed insegnanti, hanno allestito scene di vita di una Bellona d’altri
tempi, antichi mestieri e usanze proprio nei luoghi dove una volta tutto ciò
erano vita quotidiana, tra artigiani e botteghe in piena attività.
L’iniziativa, promossa ed organizzata dalla scuola locale, e sostenuta dalla
comunità ecclesiale di Don Antonio Iodice, si è confermata ancora una volta una grande
manifestazione che ha visto l’Amministrazione Comunale, retta dal sindaco Filippo
Abbate, accanto alla “Dante Alighieri”, la Minibanda del prof. Angelo Benincasa e a tante
persone che, mosse da un sano spirito di passione, religiosità e volontariato,
hanno allestito con cura ogni luogo per far apparire, come per incanto, un’epoca
storica che non è più attraverso il cuore pulsante del paese strettamente
legato alla vita contadina della comunità locale. L’ammirazione per i prodotti
tipici, i mestieri ormai scomparsi e riproposti con gli antichi strumenti di
lavoro, ormai in disuso e sconosciuti ai più giovani, hanno proiettato la Bellona di duemila anni fa
e le numerose postazioni si sono sviluppate e snodate lungo un percorso a partire
da una delle vie più antiche del borgo, Via Nazario Sauro, fino alla piazzetta
IV Novembre, dove poco prima era stata inscenata la Natività. Al visitatore
hanno fatto da guida, bracieri e lumini, alimentati da un emozionante
sottofondo musicale di un coro di voci bianche, diretto dalla pianista m° Carmen
D’Onofrio, che raccontavano la
Natività, mentre le abili mani delle mamme e dei papà impastavano
pane, frittelle e altre delizie per allietare il palato degli amanti degli
antichi e genuini sapori poco distante dagli intrighi di corte del palazzo di Erode,
luogo di perdizione inscenato da venti odalische e dalla più fiera oppositrice
al Messia, Erodiade e la sua bellissima figlia Salomè. A fine percorso, il
quadro scenico della sacralità della Natività. Insomma, una teatralità progettuale
itinerante che, oltre a mettere in scena arte, sogno e devozione, è stata anche
apprezzata per l’impatto che ha avuto circa la valorizzazione di taluni luoghi,
che sarebbe il caso, per gli anni a venire, di implementare anche con altri
scenari, ulteriore occasione per coinvolgere anche altre parti dell’antico
borgo.
Anna Aurlio