PIEDIMONTE MATESE. I militari della Tenenza della Guardia di
Finanza di Piedimonte Matese, in collaborazione con il Reparto Operativo
Aereonavale di Napoli, hanno scoperto scavi abusivi in una vasta area limitrofa
al Fiume Volturno nel Comune di Ruviano (CE). Due i soggetti denunciati
all’Autorità Giudiziaria e 35.000 i mq. di terreno sottoposti a sequestro. L’operazione
di servizio è scaturita dall’attività info-investigativa e di controllo del
territorio eseguita nei giorni precedenti all’intervento, che ha consentito alle
Fiamme Gialle di acquisire informazioni concernenti possibili sbancamenti delle
rive del fiume Volturno da parte di imprenditori locali operanti nel settore
dell’edilizia. Mirati appostamenti hanno consentito ai finanzieri di
individuare un consistente traffico di camion che, inoltrandosi nelle strade
poderali di accesso al fiume, facevano perdere le loro tracce. Per questo
motivo, e in considerazione delle difficoltà operative dovute al particolare contesto
morfologico del territorio, veniva richiesta la collaborazione della Sezione
Aerea di Napoli per il sorvolo delle rive del Volturno, mediante il quale è
stato possibile individuare diversi siti nei Comuni di Ruviano (CE) e Puglianello
(BN), da dove veniva abusivamente prelevato composito vario come sabbia, ghiaia
e pietrisco. L’intervento congiunto tra la componente aerea e quella terrestre
ha consentito di sorprendere, nel tenimento del Comune di Ruviano (CE), due
persone che, servendosi di un camion e di un escavatore, stavano sterrando gli
argini del fiume Volturno, estraendo e caricando materiale inerte cd. “misto di
fiume”. Le ulteriori attività di indagine hanno permesso di individuare altre
aree nella Provincia di Benevento, precisamente nel Comune di Puglianello, che
venivano analogamente utilizzate da ulteriori due responsabili. I successivi accertamenti,
esperiti anche con la collaborazione del personale dell’ARPAC di Caserta, hanno
consentito di accertare che le aree utilizzate per l’estrazione del materiale,
per mascherare l’illecita attività, venivano successivamente ripianate con
materiale proveniente da demolizioni e scarti di costruzioni edili. Gli scavi abusivi
hanno causato ingenti danni ambientali all’eco sistema del fiume Volturno, con
alterazione delle sponde fluviali e abbassamento dell’alveo, mettendo in
pericolo le zone circostanti da possibili inondazioni. I quattro responsabili
sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di estrazione abusiva
di inerti fluviali e opere abusive su aree tutelate per legge. Le indagini sono
tuttora in corso per accertare la destinazione del materiale estratto,
identificare gli acquirenti e ricostruire il volume d’affari dell’illecita
attività.
Comunicato Guardia di
Finanza - Comando Provinciale Caserta