Domenico Santopadre |
Piedimonte
Matese. L’acqua torna prepotentemente alla ribalta nel nostro
comune, sia per quanto riguarda il costo elevato del servizio idrico integrato,
sia per la riduzione dell’erogazione. “In un paese ben amministrato avviene il
contrario: aumenta l’erogazione e diminuisce il costo, ma evidentemente il
nostro, non è un paese normale - afferma
il consigliere comunale del PDL Domenico
Santopadre - è stata affidata la
bollettazione e la fatturazione, con un contratto alquanto discutibile, ad una
ATI (associazione temporanea d’imprese) composta da tre società, che impone un
aggio del 13% su ogni bolletta, questo significa che su 100 euro di fatturazione,
nelle tasche dell’ATI ne vanno 13, un
tasso da strozzinaggio, come più volte ci siamo spesi a dire nel corso delle
manifestazioni in cui abbiamo sensibilizzato la cittadinanza sull’argomento”. Santopadre ritorna poi sulla questione
del servizio offerto: “L’amministrazione Cappello ha ridotto del 50%
l’erogazione dell’acqua dal 29 dicembre, alternando 48 ore di mancata fornitura
per il solo uso domestico con 24 di erogazione, il tutto se non piove per 10
giorni, ma se malauguratamente ciò si verificasse, continueremo ad avere
problemi enormi”. Bollette salate da
pagare che arrivano a ripetizione, molti
cittadini si chiedono: perché dopo tanti anni non si sono presi provvedimenti
per l’adeguamento della condotta “il Maretto” ? Come mai vengono spesi milioni
di euro per il parcheggio semi-interrato? “Come gruppo consiliare abbiamo
chiesto molte volte spiegazioni riguardo al contratto del servizio idrico, ma
fin ora non abbiamo avuto un chiarimento adeguato – chiarisce il consigliere –
è un argomento per noi importantissimo, per cui ci auguriamo che prima di
Natale, questa amministrazione, come regalo alla cittadinanza possa almeno
chiarire le motivazioni di una bollettazione tanto elevata, augurandoci che al
più presto questo contratto possa essere rescisso, rimborsando i cittadini per
il danno subito”.
Pietro Rossi