Gianfranco Di Caprio |
ALIFE. Gianfranco Di Caprio Consigliere
Comunale di opposizione, a margine dell’ultimo Consiglio Comunale, ha
rilasciato una dichiarazione di carattere politico e non tecnico che motiva il
voto contrario del gruppo di opposizione a tutti i punti all’Ordine del Giorno.
Quello che registriamo, in qualità di Consiglieri di minoranza, ha ribadito Di
Caprio, è la mancanza totale di qualsivoglia progettualità amministrativa.
Ciò che in questo particolare momento storico difetta all’azione politica
condotta dalla maggioranza è l’assenza di una “linea”, la carenza
programmatica, la definizione di una scelta vocazionale per il Paese: siamo
tutti d’accordo sulla difficoltà economica del momento, e ce lo siamo detti in
più di una occasione, ma purtroppo non vediamo alcuna prospettiva
all’orizzonte. Ogni nostra proposta è stata sempre vista come un volersi ergere
a giudici non desiderati. Bene, sono trascorsi sette mesi dall’ultimo Consiglio
Comunale e abbiamo volutamente evitato qualsiasi forma di polemica per
consentire un avanzamento positivo all’azione amministrativa. Ma quale sono i
risultati? Che tipo di comunità vogliamo essere socialmente ed economicamente?
Assistiamo, inermi, alla continua chiusura di esercizi commerciali, mentre gli
operatori del settore che ancora coraggiosamente continuano la loro attività,
si vedono quotidianamente minacciati dalle voci di apertura di centri
commerciali. Nonostante tutto ancora non si è definito un percorso di adozione
di un piano commerciale che stabilisca principi e regole. La zona ASI è ferma e
mancano nuovi insediamenti produttivi che possano favorire l’occupazione. Sul
fronte della scuola abbiamo registrato grossi problemi. Quello legato al
servizio di refezione scolastica, ad esempio, partito in ritardo e oggetto di
molte critiche da parte di un folto gruppo di genitori che chiedono maggiore
interesse sulla questione; e non certo per farne una questione politica ma
semplicemente perché si aspettano controlli mirati, a favore della qualità, nel
rispetto delle esigenze dei nostri figli. O quello legato allo Scuolabus, che
ancora non serve l’intero territorio comunale e spesso non è fruibile perché in
riparazione. O quello legato al problema dell’energia elettrica. Siamo
d’accordo: ci sono gravissime negligenze che si sono registrate negli anni
passati. Tutti, ma proprio tutti, ormai conoscono l’enorme situazione debitoria
del Comune nei confronti dei fornitori di energia ma i bilanci, compreso quello
che ci accingiamo a votare, non contengono traccia alcuna di queste difficoltà.
Abbiamo problemi irrisolti, conclude Gianfranco Di Caprio, legati
al traffico stradale o al parcheggio selvaggio. Ma sembra di ascoltare sempre
la stessa musica! I cittadini, in particolare quelli residenti nelle frazioni
San Michele e Totari, lamentano la scarsa manutenzione delle strade, mentre si
trovano sempre soluzioni, anche diversificate, e soprattutto economiche per
realizzare dossi. La Caritas fornisce dati preoccupanti sull’incremento del
tasso di povertà. E potremmo continuare così ancora per molto: ma è sufficiente
fare un giro per il nostro amato Paese per rendersi conto, per respirare
quell’aria pesante di abbandono e inoperosità amministrativa. Non è certo
nostra intenzione accollare all’attuale amministrazione problematiche che in
qualche modo possono riferirsi al particolare momento di crisi che sta colpendo
il mondo intero, ma sicuramente non possiamo che dissociarci dall’azione
amministrativa che, ripetiamo, riteniamo non insufficiente ma inesistente.
Pietro
Rossi