CASERTA. La costante attività di
contrasto alla piaga del lavoro nero che affligge la provincia di Caserta,
condotta incessantemente dalla Guardia di Finanza, ha consentito nei giorni
scorsi di individuare nei Comuni di Teverola e di Casal di Principe, distinte
strutture industriali in cui operavano complessivamente oltre 30 lavoratori
irregolari, privi di copertura assicurative e contributiva. La prima struttura
è stata individuata a Teverola dove, all’atto dell’accesso a sorpresa, l’intera
forza lavoro pari a 18 operari, rivolta in quel momento alla produzione di
scarpe, è risultata completamente sconosciuta all’INPS. Nei confronti della
società sono stati assunti i provvedimenti cautelari e sanzionatori di tutela
dei lavoratori, nonché di riscontro degli adempimenti tributari. Il secondo
intervento è stato eseguito presso un complesso sito in Casal di Principe,
all’interno del quale veniva esercitato l’esercizio di lavanderia industriale.
Le fiamme gialle hanno sorpreso 13 lavoratori completamente in nero, 4 dei
quali extracomunitari e 2 di questi senza permesso di soggiorno. L’attività
imprenditoriale, risultata completamente sconosciuta al fisco, veniva illecitamente
esercitata nella provincia di Caserta dai titolari di una piccola ditta
individuale, che aveva dichiarato la propria sede nella provincia di Napoli e
precisamente nel Comune di Giugliano in Campania. Nella circostanza, i
finanzieri hanno anche scoperto che i residui industriali della lavorazione
venivano illecitamente smaltiti attraverso un impianto di sollevamento delle
acque posizionato nella vasca di “decantazione”, che consentiva di scaricare i
reflui inquinanti nell’adiacente scarico della rete fognaria comunale. Al
termine delle operazioni, si è proceduto al sequestro dell’intero complesso
aziendale formato da centinaia di macchinari ed esteso per quasi 5000 mq.,
nonché sono stati identificati e segnalati all’A.G. i 2 responsabili.
Guardia
di Finanza - Comando Provinciale Caserta