S.
Maria C.V.
La Procura della Repubblica di
S. Maria Capua Vetere ha disposto in data odierna l’esecuzione di una ordinanza del G.I.P. sede
applicativa della misura cautelare della
custodia in carcere e degli arresti domiciliari nei confronti di alcuni imprenditori
responsabili a vario titolo di bancarotta fraudolenta, in relazione al
fallimento della Gold Hotel s.r.l., dichiarato dal Tribunale di Santa Maria
C.V. il 26.10.2011. Gli indagati a cui, allo stato, sono state applicate le
misure cautelari sono: 1) Tornatore Gianfranco -nato a Montoro Inferiore il
2/9/1959 e residente in Napoli al viale degli Oleandri n.9 – custodia in carcere; 2)
Capriello Stefano , nato
a Giugliano in Campania il 19/1/1960 e residente in Villaricca alla via E.
Fermi 94- arresti domiciliari; 3) Capriello Antonio , nato a Giugliano
in Campania il 24/1/1959 e residente in
Napoli alla via Campano n. 65 bis- arresti
domiciliari; Risultano indagati a piede
libero, nell’ambito del medesimo procedimento, Tornatore Marco, nato a Napoli il 22.1.1987, Picozzi Crescenzo,
nato a Capodrise il 2/7/1969 e Breccia Giuseppe nato a Napoli l’8/12/1947. Le indagini, condotte dalla Compagnia della Guardia di
Finanza di Marcianise, su delega e coordinate dalla speciale Sezione
reati economici, societari e finanziari di questa Procura della Repubblica,
hanno tratto impulso da una verifica fiscale, avviata prima della
formale dichiarazione di fallimento, nel corso della quale si accertava che la
società, all’epoca controllata dalla famiglia Tornatore ed amministrata da
Moretta Tommaso, a fronte di una forte esposizione debitoria nei confronti
dell’Erario, superiore ad euro 1.600.000,00, era stata interessata da una serie
di rapidi mutamenti dell’assetto proprietario e gestionale –culminati nella
concentrazione delle quote sociali e della amministrazione in capo a Picozzi
Crescenzo, soggetto nulla tenente, nella
immediata antecedenza dei quali era
stato ceduto alla società Centro Leasing s.p.a. di Firenze, a titolo oneroso,
per l’importo di euro 7.800.000,00 il principale cespite aziendale, costituito
dal complesso alberghiero denominato “Gold Hotel”, sedente in Marcianise. Si accertava nel prosieguo delle
indagini che il “Gold Hotel” era di
fatto ritornato nella disponibilità delle medesime persone fisiche, in quanto ceduto
in locazione finanziaria dal Centro Leasing s.p.a. alla GianMaro Buildings s.a.s di Tornatore Gianfranco e da
questa successivamente locato alla Gold Hotel s.p.a. (società di nuova
costituzione, riferibile allo stesso Tornatore Gianfranco) e che il ricavato della vendita del complesso
alberghiero era stato presso che interamente utilizzato dalla amminsitrazione
per una serie di operazioni finanziarie
concluse a strettissimo giro. Successivi accertamenti, sviluppatisi attraverso verifiche
bancarie e controlli incrociati sulla contabilità delle aziende destinatarie
delle operazioni, consentivano di accertare che
una parte rilevantissima della provvista, oltre 3.000.000,00 di euro, era
stata utilizzata per pagamenti, rivelatisi privi di qualsivoglia
giustificazione commerciale e/o contabile, in favore di Tornatore Gianfranco e/o di società allo
stesso riconducibili; altra consistente parte del ricavato della vendita del complesso aziendale, pari ad
oltre 1.500.000,00 euro, era stata,
viceversa, distratta in favore di società riconducibili ai fratelli Capriello
-e ad altri soggetti nei cui
confronti sono ancora in corso le
indagini- attraverso un sistema di false
fatturazioni per lavori e forniture in realtà mai eseguite in favore della
s.r.l. Gold Hotel. Contestualmente alla
esecuzione della ordinanza applicativa delle misure custodiali, si è disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo
delle somme nella disponibilità degli indagati nonché delle società agli stessi
riconducibili che a vario titolo hanno beneficiato dei pagamenti per un importo
pari al valore delle somme distratte.
F.to Il Procuratore della
Repubblica Aggiunto
Luigi Gay