Come tutti ben sanno da questo
giugno, sono aumentati i massimali delle assicurazioni, cioè in caso di
sinistro la compagnia assicuratrice, per i danni causati dal proprio cliente,
paga in più rispetto a prima. Ma in caso d’incidente, quante volte nella vita
un automobilista commette un incidente? Vogliamo contare le volte che si paga
l’assicurazione e le volte degli incidenti? Ci accorgeremo che il sborsare
soldi senza sinistri sono in esubero dal fare danni, senza contare che l’avente
torto scala di due classi, il che significa che l’assicurazione gli aumenta. Ora
chi paga l’assicurazione in un’unica soluzione annuale ha già pagato e chi
invece paga semestrale, o con dilazione in meno di sei mesi, si ritroverà a
pagare in più rispetto alla volta scorsa, anche se non è scaduto il contratto. Forse
le assicurazioni pagheranno qualche tassa allo stato per gli aumenti dei
massimali? In caso che questa
risposta sia sì, perché eventuali tasse non debbano essere a totale carico
delle compagnie assicuratrici? In caso di non tassa da parte delle
assicurazioni, perché il povero automobilista è costretto a sborsare? Certo la
risposta sarà che in caso di sinistro l’assicurazione pagherà in più per i
danni, ma in caso di sinistro. Però come già ribadito in caso di sgradevole,
l’avente torto scala di due classi, anche se in numerosi numeri di anni non ha
mai provocato incresciosi, quindi è il caso di dire dopo il danno la beffa. Il
governo ha emanato legge di aumenti dei massimali ma nessun politico
s’interessa di verificare che il cittadino debba sborsare la somma stabilita se
non è scadenza annuale, oppure il penalizzato cittadino dovrebbe avere la
possibilità, anche di non scadenza annuale, di poter scegliere tra la sua
vecchia compagnia e una nuova. Purtroppo però i cittadini non interessano a
nessun politico se non per i voti. Ci sarà qualcuno all’altezza di formare un
comitato popolare e far rispettare i sacro santi diritti dei cittadini, che già
sono tartassati dalle troppe, troppe, troppe tasse, oppure sto bene io e stanno
bene tutti? Speriamo che questo nostro articolo sia preso in considerazione e
ci prevengano risposte anche al solo fine di criticare.
Pasquale Leggiero