Caiazzo -Dal 1806 al 1809, ebbe la sua autonomia, diventando comune. Ha avuto due scuole elementari,
l’ufficio postale, una propria “università”- che eleggeva due eletti, che poi
governavano gli altri Casali e Castelli, il Catasto ed i Pesi Reali distinti da
Caiazzo . Borgo che vanta un triennio di autonomia amministrativa(dal
1806 al 1809), durante il quale ebbe tre
sindaci (in tre anni): autogestione che costituì, per il paese retaggio morale
indelebile-fierezza del carattere, in quella sorta di gelosa difesa della
propria idendità, ancora oggi presente come elemento “indigeno”,con gli
abitanti di Caiazzo city. Parliamo di S.S. Giovanni e Paolo, amena frazione di
Caiazzo, negli ultimi anni finita spesso sulle cronache nazionali. Chi
scrive, affezionato al borgo natio,
negli anni ha cercato con gli strumenti mediatici(giornali, radio e televisioni
nazionali) a disposizione di fare opera di sensibilizzazione. Per cercare, fare migliorare le cose. Ma le
istituzioni, morse dalla tarantola, hanno sempre negato l’evidenza, in alcune
occasioni(buttandosi davanti alle telecamere) stravolgendo la realtà, e con la
complicità di alcuni residenti, hanno presentato il piccolo centro come un
Paradiso terrestre. Ma il paese ha continuato a camminare a passo di gambero.
Diventato un paese-fantasma. Morente. Ma, affiorano speranze. Una giovane
coppia, Angela Tascillo e Franco Di Salvatore,
che ama il borgo, ha investito i propri risparmi per rianimare il piccolo
centro. Vuole bene al minuscolo centro, ed ha aperto un accogliente bar, punto
di aggregazione per l’amena comunità. E sulla scia della giovane coppia, nei
prossimi mesi, si prospetta l’apertura di altro ritrovo per
giovani(verosimilmente un pub). Una
terapia intensiva d’urto. Diversi residenti sperano nella rinascita della frazione caiatina,
orfana di un ufficio anagrafe, ufficio postale, mezzi pubblici, di una cabina
telefonica, della metanizzazione(seppure la condotta attravers il ventre della
frazione). Nel 1590 i “fuochi” nel borgo erano 10, le anime 40. La lodevole
operazione dei coniugi Tascillo-Di Salvatore, va sostenuta ed
apprezzata, per scongiurare questi numeri, e la morte del paese. Sarebbe la fine per tutti. Dulcis in
fundo un appello per Enel e Telecom, nel paesino responsabili di una pessima
“igiene ambientale”. “ E’ mai possibile deturpare l’ambiente in questo modo, e
rovinare l’estetica delle facciate delle nostre case”- attacca S.M. Abbiamo
chiesto tante volte all’Enel e alla Telecom, la rimozione e l’interramento,
per sistemare quel groviglio impressionante e
nocivo(ndr.onde elettromagnetiche?) di
fili e cavi, che per poco non entrano nelle nostre stanze . Niente di niente.
Nessuna risposta. Residente infuriato, pronto a rivolgersi anche alle tv nazionali, per denunciare il problema. Nei
prossimi mesi, potrebbe arrivare l’inviato di un noto tg satirico. Una
sconfitta per tutti, per la società e per chi finora non ha mosso un dito, per
risolvere il caso dei fili penzolanti sulle facciate del paese e per una
curiosa ordinanza, ieri affissa nel
paese. Nell’ordinanza numero 23, si legge: Ordina ai proprietari frontisti di
tenere regolate le siepi vive esistenti e di pulire i fossi e le cunette….
Entro il 20 giugno 2011 ! Nella frazione si vive(per il Comune di Caiazzo)
ancora nell’Anno Domini 2011. Quì festeggeremo
l’arrivo del 2012, tra 7 mesi. Con una
frizzante bottiglia si spumante. Da acquistare rigorosamente nel nuovo bar,
ieri inaugurato!
Giuseppe Sangiovanni