Enrico Sangermano |
E’
la Direzione provinciale delle Entrate di Avellino a definire la prima
mediazione tra l’Amministrazione finanziaria e un contribuente. Sulla
base del numero dei ricorsi presentati nel 2011 (circa 26.000), il nuovo
strumento deflattivo nella regione potrà interessare quest’anno circa
18.000 contesti. La
mediazione tributaria è applicabile a controversie di valore non
superiore a 20.000 euro, relative ad atti impugnabili davanti alle
Commissioni tributarie provinciali, emessi dall’Agenzia delle Entrate e
notificati dal 2 aprile 2012. L’accordo di mediazione
- Il contribuente ha presentato istanza di mediazione su un avviso di
accertamento riguardante il recupero a tassazione di minori costi e il
recupero della relativa Iva, proponendo il pagamento integrale dell’Iva
contestata, degli interessi e della sanzione amministrativa ridotta
nonché il totale riconoscimento in deduzione dal reddito di impresa dei
costi recuperati a tassazione. L’Ufficio Legale della Direzione Provinciale irpina, in base alla documentazione presentata, ha ritenuto che le
spese oggetto di contestazione potessero essere parzialmente ammesse in
deduzione, ai fini della formazione del reddito di impresa. L’accordo
di mediazione si è concluso con la conferma dell’Iva dovuta in base
all’avviso di accertamento, con la rideterminazione del reddito
imponibile, ai fini Irpef, addizionali, Irap e contributi INPS, e la
riduzione delle sanzioni al 40%. “La
mediazione tributaria - afferma il Direttore Regionale delle Entrate in
Campania, Enrico Sangermano - oggetto di un recente convegno in partnership
con l’Odcec e gli Industriali di Napoli, consente di definire il
rapporto con il Fisco in tempi brevi, al massimo entro 90 giorni, con la
possibilità di riduzione delle sanzioni irrogate al 40%, senza il
pagamento del contributo unificato, da corrispondere in caso di ricorso
in Commissione e senza il rischio di condanna al pagamento delle spese
insito nelle controversie presso la giustizia tributaria. Come dimostra
l’accordo di Avellino - prosegue Sangermano - l’Agenzia delle Entrate si
confronta con il contribuente nella massima collaborazione e senza
conflittualità, riflettendo sulle proprie posizioni iniziali e valutando
con scrupolo le istanze dei contribuenti. L’Agenzia
- conclude il direttore regionale - punta molto sul nuovo strumento
sia per abbattere il contenzioso presso le commissioni tributarie, sia
per affermare un nuovo modo di dialogare con il contribuente, improntato
alla ricerca, pur nel rispetto delle norme, di soluzioni condivise”.
c.s.