On. Aldo Patriciello |
Oggi
in Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) del Parlamento Europeo si è
parlato di Fondi Strutturali. All’ordine del giorno l’approvazione di due
progetti di parere destinati alla Commissione per lo Sviluppo Regionale (REGI),
che ha la competenza diretta in materia, su altrettante proposte di regolamento
del Parlamento Europeo e del Consiglio relativi al Fondo di Coesione, il primo,
e al Fondo Europeo di Sviluppo regionale, Sociale, Agricolo per lo sviluppo rurale nonché per
gli affari marittimi e la pesca, il secondo. L’On. Aldo Patriciello è relatore
ombra del progetto e, insieme all’On. Toia relatrice dello stesso, ha
presentato oggi le proprie considerazione in merito ai due progetti che
introducono degli emendamenti ai regolamenti presi in considerazione. Per
ciò che concerne il primo si chiede di introdurre nel documento relativo al
Fondo di coesione gli obiettivi UE relativi alla politica di efficienza
energetica (20% nel 2020). In particolare questa politica riconosce il ruolo
centrale agli edifici in quanto circa il 40% del consumo energetico riguarda le
abitazioni, gli uffici, i negozi e quindi sono proprio gli edifici ad avere un
potenziale di risparmio energetico disponibile ed efficace sotto il profilo dei
costi stimato intorno a 65 Mtep, corrispondenti ad un fabbisogno di
investimenti di circa 587 miliardi di euro per il periodo 2011-2020. La
relatrice raccomanda dunque di conferire agli Stati membri e alle Regioni la
possibilità di decidere se concentrare i loro investimenti in materia di
efficienza energetica nelle infrastrutture pubbliche e/o nel settore
dell’edilizia abitativa. Il
secondo progetto di parere fa riferimento invece, ad un regolamento che
gestisce i Fondi strutturali quale elemento essenziale per realizzare obiettivi
di sostegno nei settori dell’energia, dell’innovazione, della ricerca, delle
telecomunicazioni e delle PMI tramite investimenti finanziari strategici. La
Commissione ITRE, infatti riserva interesse per tale materia a cui è
direttamente legata perché definisce le priorità di investimento nella politica
di coesione 2014-2020 dell’Unione Europea in materie di sua competenza. Nel
progetto di parere si ritiene che il quadro strategico comune, tra FESR e fondo
di coesione, sia sottoposto all’esame e all’approvazione del parlamento e del
Consiglio in un contesto di massima cooperazione tra Istituzioni UE. Inoltre,
secondo il relatore che lo ha inserito nel progetto, spetta alla commissione
competente nel merito la decisione in materia; gli emendamenti inoltre sono
tesi a limitare nettamente l’obiettivo del quadro strategico comune dato che
esso ha unicamente lo scopo di recepire, a livello operativo, gli obiettivi e
le priorità di investimento definiti nell’atto di base; si chiede infine di definire
meglio le priorità di investimento, da discutere e decidere poi insieme al
colegislatore. “Siamo tutti perfettamente
consapevoli dell’importanza che i fondi strutturali rivestono per realizzare
gli obiettivi politici dell’Unione europea. – ha affermato l’On. Patriciello in aula - Soprattutto in un contesto di crisi
economica come quello che stiamo attraversando è inevitabile lavorare
sinergicamente al fine di ottimizzare in modo efficace le poche risorse
disponibili garantendo l’efficienza e la semplificazione dei diversi strumenti
normativi previsti e assicurando al contempo una maggiore attenzione ai
risultati. E’ per tale ragione che apprezzo l’orientamento della collega Toia
nel sottolineare di continuo la necessità di coordinare gli investimenti
finanziati con i fondi strutturali con gli altri programmi dell’UE, Horizon 2020 in primis. A tal riguardo reputo fondamentale,
così come evidenziato dalla relatrice, avere un elenco on line di proposte
relative a progetti ritenuti validi dal punto di vista scientifico nell’ambito
di programmi europei quale Orizzonte 2020 o il Programma COSME, ma per i quali
non ci sono finanziamenti sufficienti. Pertanto una Regione potrebbe inserire
nel proprio programma operativo una proposta di progetto che reputa
interessante e funzionale alla propria crescita.Credo sia lungimirante
creare questo “percorso verso l’eccellenza” teso a ridurre il gap esistente tra
i programmi regionali e quelli direttamente finanziati dall’Ue spingendo anche
a livello regionale alla creazione di clusters che possano moltiplicare il
potenziale di ciascun territorio in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.
A questo proposito saluto con particolare favore l’idea della relatrice di
potenziare i centri di ricerca e innovazione “di interesse europeo”, le reti di
eccellenza, le strutture di ricerca nazionali e regionali, i parchi
tecnologico-scientifici facilitando al contempo la creazione di spin-off e
nuove imprese che si aprono alla ricerca. In tal senso accolgo con
apprezzamento la necessità, palesata anche dalla collega Toia, di sviluppare un
capitale umano altamente qualificato la cui formazione di alta specializzazione
può crescere grazie ai programmi di mobilità dei ricercatori nei centri di
eccellenza. Per quanto concerne invece
le risorse a favore dell’imprenditorialità in particolare esprimo il mio favore
a mettere a disposizione capitali e altri strumenti finanziari vari,
appannaggio di nuove imprese, soprattutto per coloro i quali vogliono
realizzare realtà ad alta densità di conoscenza. Penso sia giusto richiedere
una maggiore flessibilità da concedere alle Regioni al fine di raggiungere
livelli di eccellenza in tutti i settori che possono essere forieri di
crescita, sviluppo e competitività. Sono certo - ha concluso Patriciello - che grazie anche al supporto di tutti gli
altri colleghi possiamo elaborare un parere che nel solco di quanto tracciato
dalla relatrice possa apportare un importante contributo al lavoro della
Commissione REGI”. Gli impegni dell’On. Patriciello in Commissione ITRE non si concludono
con la giornata di oggi. Domani mattina, infatti, l’europarlamentare incontrerà
il Ministro Passera con cui affronterà temi concernenti la Direttiva
sull’Efficienza Energetica, finanziamento delle PMI, Connecting Europe
Facility.
Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello