Adelaide Tronco |
CASERTA.In
occasione della Festa delle donne due dirigenti dell'ENDAS espongono le proprie
riflessioni, la presidente provinciale Adelaide Tronco e la responsabile
del coordinamento femminile Maria Rosa Lombardo. Quest'ultima, donna
impegnata da anni in politica, sindaco di Roccaromana per due consiliature,
comincia il proprio ragionamento dalla politica. “Sono donna e mi
sento esattamente alla pari con gli uomini – ha dichiarato – Trovo le quote
rosa in politica una offesa per chi ritiene
debba sempre prevalere la meritocrazia e mi chiedo perché le donne aspettano
sempre che qualcuno decida per loro? Perché invece di attendere di
essere“nominate” non ci si impegna a “fare” per affermare il proprio talento?
Molto c'è da lavorare perché vengano riconosciuti i reali principi di pari
opportunità, di sicurezza personale, di rappresentanza nei ruoli decisionali
nella politica quanto nel mondo del lavoro, ma spesso ad ostacolare l'avanzamento
della donna verso le posizioni chiave della società è la donna stessa, che
preferisce piangere su se stessa che impegnarsi a fondo per affermare le
proprie potenzialità... in modo autonomo.
E' indispensabile informare e
formare le donne delle nuove generazioni sulla necessità di lavorare con
serietà, preparazione, impegno e dedizione per crearsi nuove opportunità.
Occorrono esempi positivi che mostrino la via per l'affermazione delle donne senza
compromessi e senza scorciatoie.”
“Il ruolo delle donne nella società moderna, e dei valori
di cui sono portatrici, è sempre stato e rimane forte e determinante - ha aggiunto la
presidente ENDAS Adelaide Tronco – E' necessario riformare il sistema e
ridistribuire il lavoro tra uomo e donna a pari merito e diritti, sviluppando
una rete di servizi funzionante per rendere la mediazione tra lavoro e famiglia più serena.
Manca un welfare che aiuti a conciliare lavoro e famiglia.
I datori di lavoro preferiscono le donne single a quelle sposate perché una donna con
figli può costituire una aggravio insostenibile per una piccola azienda. Ma
nessuno pensa che, tanto per fare un esempio, se fossero obbligatori gli asili
nido nelle aziende le donne lavorerebbero di più e meglio?”
comunicato ENDAS Donne