Nell’ambito della rassegna “Visione
di donna tra erotismo e pensiero” in corso di svolgimento presso la Wi
Free Gallery di Piazza Vanvitelli nella città di Caserta, si è svolta
nella giornata di ieri una tavola rotonda sui temi dell’agroalimentare,
che ha visto nella presentazione del libro "La tutela delle Dop e delle
Igp" e nella discussione che ne è seguita i momenti di maggiore
interesse. Gli ospiti intervenuti alla manifestazione hanno a lungo
dibattuto sugli argomenti trattati nel volume scritto da Laura La Torre e Marco Cerreto che ripercorre in chiave tecnica la storia e le radici enogastronomiche dei territori italiani. “I
prodotti tipici rappresentano la vera opportunità che il nostro paese
ha di interpretare la globalizzazione” ha argomentato Cerreto “I marchi
che garantiscono unicità, originalità ed irripetibilità sono tutelati da
appositi consorzi che impongono precisi disciplinari ed impediscono le
delocalizzazioni. E’ per questi motivi” ha aggiunto “che possiamo
proporci con qualità sui mercati internazionali restando legati alle
caratteristiche dei nostri territori”. A seguire Francesco Netti,
biotecnologo alimentare, che ha rappresentato la necessità di seria una
formazione in materia che consenta agli addetti ai lavori di
rappresentare con professionalità il made in Italy enogastronomico nel
mondo. Conclusioni affidate al Segretario regionale del settore Agrialimentare della Ugl Campania Ferdinando Palumbo; “In
tema di agroalimentare è oggi determinante coniugare lo sviluppo
economico con la salvaguardia dei territori” ha commentato il
sindacalista. “Troppe volte si rischia di investire in attività che non
hanno nulla a che fare con un dato territorio e che apportano una
ricaduta occupazionale pari od inferiore a quella che cancellano. Mi
piacerebbe che nella patria delle eccellenze alimentari, l’industria di
trasformazione rappresentasse il primo settore manifatturiero e gradirei
che alcune normative europee non ci piovessero tragicamente addosso
come nel caso della vinicoltura o della pesca”.
c.s.