12 marzo 2012

AL VIA LA SESSIONE PLENARIA DI MARZO BILANCIO E LAVORO TRA I TEMI CALDI.

On. Aldo Patriciello
Prende il via oggi a Strasburgo la Sessione Plenaria del Parlamento Europeo di marzo. I lavori del massimo consesso comunitario, al quale partecipa anche l’On. Aldo Patriciello in volo per la capitale alsaziana,  proseguiranno fino a giovedì 15 marzo e in questa riunione i deputati dovranno affrontare temi che vanno dal bilancio comunitario, allo sfruttamento minorile in ambito lavorativo e alle disparità di genere. Proprio in merito a quest’ultimo punto  questo pomeriggio il Parlamento ribadirà la sua richiesta di leggi volte a garantire pari retribuzione per donne e uomini, a parità di mansioni svolte, in un progetto di risoluzione che verrà sottoposto a voto domani sulla relazione annuale 2011 in materia di parità di genere nell’Unione europea. I deputati inoltre chiedono nuove leggi che introducano le quote per aumentare la rappresentanza femminile negli organi di gestione aziendale al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020, qualora le misure nazionali non riescano a raggiungere tale obiettivo. “Il Parlamento  - commenta Patriciello - aveva già appoggiato queste misure obbligatorie in una risoluzione del luglio 2011. C’è inoltre un secondo progetto di risoluzione in materia e riguarda la parità di genere nel processo decisionale politico, incluse le liste elettorali e le posizioni di spicco in ambito comunitario. Il testo chiede, tra le altre cose, un regolare monitoraggio delle misure adottate nei vari paesi membri e azioni correttive vincolanti qualora gli obiettivi fissati non fossero raggiunti”. Il divario retributivo di genere si è ridotto leggermente negli ultimi anni. Mediamente, le donne nell’UE guadagnano ancora il 17,5% in meno rispetto agli uomini, il 12% dei dirigenti sono donne e solo il 3% presiede un Consiglio d’amministrazione. Mentre il 35% dei parlamentari europei sono donne, in media la rappresentanza femminile dei parlamenti nazionali dell’UE rimane invariata al 24% e il 23% dei Ministri sono donne. Martedì, poi, i deputati discuteranno le conclusioni del Consiglio europeo di primavera con il Presidente del Consiglio Herman Van Rompuy e il Presidente della Commissione José Manuel Barroso. Il vertice è stato salutato dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz come il primo negli ultimi due anni che non si sia concentrato esclusivamente sulla gestione della crisi. Nel corso della medesima discussione sarà esaminata altresì la competitività dell’economia dell’Unione con il commissario Michel Barnier. Il Bilancio continua ad essere tema di discussione nell’aula della Plenaria di Strasburgo. Con l’approvazione delle linee guida, i deputati presenteranno martedì con successiva votazione mercoledì le loro priorità per le spese 2013. “La Commissione attualmente sta preparando il progetto di bilancio, che sarà presentato a metà aprile – spiega Patriciello - ma i deputati della Commissione per i bilanci si dicono anche estremamente preoccupati per la carenza di risorse per i pagamenti nel 2012. Nel dicembre 2011, il Consiglio non ha dato il via libera a  finanziare crediti per circa 10 milioni di euro, dopo che alcuni governi nazionali avevano messo in questione i dati presentati dalla Commissione. Questi pagamenti sono stati quindi rimandati al 2012 e causeranno una mancanza di fondi alla fine di quest’anno. In ogni caso le priorità del bilancio comunitario per il prossimo anno saranno sicuramente l’occupazione giovanile e le piccole e medie imprese. Per promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro – continua Patriciello -  saranno necessarie misure specifiche e un impegno di bilancio più sostanzioso per sostenere la competitività, l’innovazione e le PMI, responsabili della creazione dell’85% dei nuovi posti di lavoro tra il 2002 e il 2010 e che costituiscono l’ossatura della crescita economica soprattutto per quei paesi la cui economia è caratterizzata da queste tipologie di imprese come l’Italia”. Rimanendo in tema di lavoro martedì e mercoledì i deputati si occuperanno anche di lotta allo sfruttamento minorile. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), oltre 215 milioni di bambini in tutto il mondo vengono utilizzati come manodopera. Studi specifici suggeriscono che alcuni bambini potrebbero essere stati obbligati a lavorare nelle fattorie di cacao in Ghana e in Costa d’Avorio. L’Unione Europea e il Parlamento hanno il compito di garantire che tutto questo venga scongiurato. L’articolo 42 dell’accordo in materia da approvare, infatti, stabilisce che i paesi membri si adopereranno per migliorare il tenore di vita e le condizioni di lavoro delle persone che lavorano nel settore del cacao, compatibilmente con il loro grado di sviluppo e in ottemperanza dei principi riconosciuti a livello internazionale e delle norme dell’OIL. Inoltre, i membri convengono di non utilizzare le norme del lavoro a fini di protezionismo commerciale. Secondo stime Eurostat, nel 2010 l’Italia ha importato dai 5 principali produttori mondiali Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria, Cameroon e Togo, circa 74 tonnellate di fave di cacao per un valore di 187 milioni di euro. Mercoledì infine il Parlamento si pronuncerà sull’istituzione di una Commissione speciale con il mandato di indagare sull’uso improprio di fondi pubblici da parte delle organizzazioni criminali, mafie incluse, la loro infiltrazione del settore pubblico, l’economia legale e il sistema finanziario. La richiesta di istituire tale Commissione era stata approvata a larga maggioranza nell’ottobre dello scorso anno. Su proposta del suo Presidente, Schulz, e dei leader dei gruppi politici, il Parlamento può costituire una Commissione speciale, il cui mandato non deve superare i 12 mesi. Fino ad ora, dalle elezioni del 2009, il Parlamento ha istituito due Commissioni speciali, una sulle sfide politiche e le risorse di bilancio per un’Unione europea sostenibile dopo il 2013 (SURE) e l’altra sulla crisi finanziaria, economica e sociale (CRIS).

      Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello