On. Aldo Patriciello |
Prende il via
oggi a Strasburgo la Sessione Plenaria del Parlamento Europeo di marzo. I
lavori del massimo consesso comunitario, al quale partecipa anche l’On. Aldo
Patriciello in volo per la capitale alsaziana,
proseguiranno fino a giovedì 15 marzo e in questa riunione i deputati
dovranno affrontare temi che vanno dal bilancio comunitario, allo sfruttamento
minorile in ambito lavorativo e alle disparità di genere. Proprio in merito a
quest’ultimo punto questo pomeriggio il
Parlamento ribadirà la sua richiesta di leggi volte a garantire pari
retribuzione per donne e uomini, a parità di mansioni svolte, in un progetto di
risoluzione che verrà sottoposto a voto domani sulla relazione annuale 2011 in
materia di parità di genere nell’Unione europea. I deputati inoltre chiedono
nuove leggi che introducano le quote per aumentare la rappresentanza femminile
negli organi di gestione aziendale al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020,
qualora le misure nazionali non riescano a raggiungere tale obiettivo. “Il Parlamento - commenta Patriciello - aveva già appoggiato queste misure obbligatorie in una risoluzione del
luglio 2011. C’è inoltre un secondo progetto di risoluzione in materia e
riguarda la parità di genere nel processo decisionale politico, incluse le
liste elettorali e le posizioni di spicco in ambito comunitario. Il testo
chiede, tra le altre cose, un regolare monitoraggio delle misure adottate nei
vari paesi membri e azioni correttive vincolanti qualora gli obiettivi fissati
non fossero raggiunti”. Il divario
retributivo di genere si è ridotto leggermente negli ultimi anni. Mediamente,
le donne nell’UE guadagnano ancora il 17,5% in meno rispetto agli uomini, il
12% dei dirigenti sono donne e solo il 3% presiede un Consiglio d’amministrazione.
Mentre il 35% dei parlamentari europei sono donne, in media la rappresentanza
femminile dei parlamenti nazionali dell’UE rimane invariata al 24% e il 23% dei
Ministri sono donne. Martedì, poi, i deputati discuteranno le conclusioni del Consiglio
europeo di primavera
con il Presidente del Consiglio Herman
Van Rompuy e il Presidente della Commissione José Manuel Barroso. Il vertice è stato salutato dal Presidente del
Parlamento europeo Martin Schulz
come il primo negli ultimi due anni che non si sia concentrato esclusivamente sulla gestione della crisi. Nel
corso della medesima discussione sarà esaminata altresì la competitività dell’economia dell’Unione con il commissario Michel
Barnier. Il Bilancio continua ad essere tema di discussione nell’aula della
Plenaria di Strasburgo. Con
l’approvazione delle linee guida, i deputati presenteranno martedì con
successiva votazione mercoledì le loro priorità per le spese 2013. “La Commissione attualmente sta preparando il
progetto di bilancio, che sarà
presentato a metà aprile – spiega Patriciello - ma i deputati della Commissione per i bilanci si dicono anche
estremamente preoccupati per la
carenza di risorse per i pagamenti nel 2012. Nel dicembre 2011, il Consiglio
non ha dato il via libera a finanziare
crediti per circa 10 milioni di euro, dopo che alcuni governi nazionali avevano messo in questione i dati presentati
dalla Commissione. Questi pagamenti sono stati quindi rimandati al 2012 e causeranno una mancanza di fondi alla fine di
quest’anno. In ogni caso le
priorità del bilancio comunitario per il prossimo anno saranno sicuramente l’occupazione giovanile e le piccole e medie
imprese. Per promuovere la crescita e
la creazione di posti di lavoro – continua Patriciello - saranno necessarie misure specifiche e un
impegno di bilancio più sostanzioso per sostenere la competitività, l’innovazione
e le PMI, responsabili della creazione dell’85% dei nuovi posti di lavoro tra
il 2002 e il 2010 e che costituiscono l’ossatura della crescita economica
soprattutto per quei paesi la cui economia è caratterizzata da queste tipologie
di imprese come l’Italia”. Rimanendo in
tema di lavoro martedì e mercoledì i deputati si occuperanno anche di lotta
allo sfruttamento minorile. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro
(OIL), oltre 215 milioni di bambini in tutto il mondo vengono utilizzati come
manodopera. Studi specifici suggeriscono che alcuni bambini potrebbero essere
stati obbligati a lavorare nelle fattorie di cacao in Ghana e in Costa d’Avorio.
L’Unione Europea e il Parlamento hanno il compito di garantire che tutto questo
venga scongiurato. L’articolo 42 dell’accordo in materia da approvare, infatti,
stabilisce che i paesi membri si adopereranno per migliorare il tenore di vita
e le condizioni di lavoro delle persone che lavorano nel settore del cacao, compatibilmente
con il loro grado di sviluppo e in ottemperanza dei principi riconosciuti a livello
internazionale e delle norme dell’OIL. Inoltre, i membri convengono di non
utilizzare le norme del lavoro a fini di protezionismo commerciale. Secondo
stime Eurostat, nel 2010 l’Italia ha importato dai 5 principali produttori
mondiali Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria, Cameroon e Togo, circa 74 tonnellate
di fave di cacao per un valore di 187 milioni di euro. Mercoledì infine il Parlamento si pronuncerà
sull’istituzione di una Commissione speciale con
il mandato di indagare sull’uso improprio di fondi pubblici da parte delle
organizzazioni criminali, mafie incluse, la loro infiltrazione del settore
pubblico, l’economia legale e il sistema finanziario. La
richiesta di istituire tale Commissione era stata approvata a larga maggioranza
nell’ottobre dello scorso anno. Su proposta del suo Presidente, Schulz,
e dei leader dei gruppi politici, il Parlamento può costituire una Commissione
speciale, il cui mandato non deve superare i 12 mesi. Fino ad ora, dalle
elezioni del 2009, il Parlamento ha istituito due Commissioni speciali, una
sulle sfide politiche e le risorse di bilancio per un’Unione europea
sostenibile dopo il 2013 (SURE) e l’altra sulla crisi finanziaria, economica e
sociale (CRIS).
Ufficio
Stampa On. Aldo Patriciello