ALIFE. A distanza di un anno, in rappresentanza della diocesi, il team dei
volontari che hanno prestato servizio nelle tendopoli de L’Aquila, guidati da
Don Armando Visone, è ritornato nelle frazioni di Bagno e Poggio di Roio
per assistere ad un piccolo miracolo che le Caritas Diocesane della Campania e
del Triveneto sono riuscite a realizzare in pochissimo tempo, con i fondi
raccolti. Una scuola ed un centro di comunità sono sorti al posto delle
tendopoli! Per tutti è stata una gioia immensa rivedere gli amici di Bagno e
Poggio di Roio, soprattutto perché questa volta si festeggiava, insieme al
direttore di Caritas Italiana, Mons. Nozza, al Vescovo del Triveneto, ai
rappresentanti delle Caritas regionali Campania e Triveneto ed ai responsabili
delle istituzioni locali: due piccoli segni della rinascita degli aquilani. La
mattinata è iniziata con l’inaugurazione della nuova Scuola materna ed
elementare di Poggio di Roio, una struttura coloratissima, realizzata a misura
di bambino e dedicata a Don Primo Mazzolari. La festa è stata allietata, per
l’occasione, dai canti e dalle poesie che i bambini di Poggio con amore hanno
preparato. Tutti loro, già da questa estate potranno usufruire dei nuovi spazi
scolastici per i campi estivi, senza dover attendere l’inizio ufficiale della
scuola. Dopo un momento di convivialità, ci si è recati a Bagno, altra
frazione, dove l’emozione per chi era stato volontario è stata indescrivibile.
Al posto della grande tenda che ospitava la mensa, sorgeva un nuovo Centro per
la promozione delle attività sociali e la chiesa, dal campanile lesionato e
dall’orologio fermo sull’ora della prima scossa avvenuta il 6 aprile di un anno
fa, era ora aperta, con l’orologio funzionante e accoglieva i partecipanti per
la celebrazione. Sul sagrato, le tante famiglie con le quali si sono condivise
intere giornate, i bambini dell’oratorio e delle scuole del campo che ora,
oltre alle nuove casette, festeggiavano l’apertura di uno spazio sociale che
concretizzava la promessa fatta dalla Caritas, ancora presente in mezzo agli
aquilani con i propri volontari,“non vi abbandoneremo”. Purtroppo, con
rammarico, qualcuno degli amici conosciuti è venuto a mancare, ma amicizia è
anche questo: condividere tutto, anche la tristezza dell’altro. Nel salutare,
la diocesi di Alife-Caiazzo ha lasciato a tutti un augurio: rivederci al più
presto, per far volare di nuovo L’Aquila.
Pietro
Rossi