Caserta - (Di Anna Giordano)
- Un appuntamento da non perdere quello proposto dal Circolo Nazionale
per giovedì 3 novembre 2011, ore 17,30. Un evento eccezionale, che
viene riproposto a Caserta dopo 228 anni: “Il Barbiere di Siviglia” di
Giovanni Paisiello, perché si tratta di un’opera rappresentata in prima
assoluta nel “Real Teatro di Caserta”. E’ quanto attesta un documento
ritrovato da un appassionato della musica qual è il generale Francesco
Di Tria, vicepresidente del Circolo, ideatore e curatore delle serate
culturali del sodalizio. “Il Barbiere di Siviglia ovvero La precauzione
inutile, dramma giocoso per musica, da rappresentarsi nel Real Teatro di
Caserta, per divertimento delle MM.LL., stampato a Napoli, 1883, per
Vincenzo Flauto, Regio Impressore”. Così si legge sul frontespizio del
documento.
L’opera di Paisiello, che precede di
trentaquattro anni quella omonima di Rossini, fu composta su
commissione di Caterina II durante il soggiorno in Russia del
compositore e andò in scena al Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo.
Rientrato in Italia nel 1783, Paisiello divenne amico di Ferdinando IV
di Borbone, che lo volle a corte come maestro di camera e di cappella
con uno stipendio annuo di 1200 ducati d’oro. A Napoli compose numerose
tra le sue migliori opere. Nello stesso 1783 il
suo “Barbiere di Siviglia” veniva rappresentato nella Reggia di Caserta
in prima assoluta e con straordinario successo. Nell’ambito
della programmazione deliberata dal Consiglio Direttivo, presieduto dal
generale Antimo Ronzo, ora l’opera ritorna a Caserta, con introduzione
di Francesco Di Tria e Anna Giordano, nello storico Salone degli
Specchi del Circolo Nazionale, anch’esso di fondazione borbonica, in
un’edizione registrata dal vivo al Teatro Orfeo di Taranto.