Ancora una soddisfazione
per lo sport casertano che incrementa il numero di atleti già
qualificati per Londra 2012. In aggiunta ai quattro pugili Clemente
Russo, Domenico “Mirko” Valentino, Vincenzo Mangiacapre, tutti e tre di
Marcianise, e Vittorio Jahyn Parrinello di Piedimonte Matese, e al
tiratore Ennio Falco di Capua, un altro casertano ha guadagnato il pass
per i Giochi della 30^ Olimpiade: si tratta di Vincenzo Di Bennardo,
attuale ala pivot della società Santa Lucia di Roma di basket in
carrozzina, ma da oltre un decennio punto di riferimento della nazionale
italiana nelle cui fila ha vinto un europeo nel 2009 a Istanbul,
partecipando ad altri quattro campionati continentali e a due mondiali.
Di Bennardo, che da poco ha superato i 40 anni, andrà a Londra in
occasione delle Paralimpiadi in programma, subito dopo le Olimpiadi, dal
29 agosto al 9 settembre 2012, avendo guadagnato la qualificazione in
occasione degli ultimi campionati europei disputati a Nazareth in
Israele, dove l’Italia si presentava come campione uscente, titolo
sfuggito in una partita andata storta e vinto poi in finale dalla
squadra della Gran Bretagna.
“Abbiamo già premiato Vincenzo Di Bennardo –ricorda il presidente del
Comitato Provinciale Coni di Caserta Michele De Simone- in occasione
della festa dei Premi Coni del 2009, quando il cestista era reduce dal
titolo europeo appena vinto e, allora, gli rivolgemmo l’augurio di
qualificarsi per le Olimpiadi di Londra, visto che gli azzurri avevano
mancato il pass per Pechino dopo aver partecipato invece ad Atene nel
2004. Il fatto che ci sia riuscito rappresenta per noi una grande
soddisfazione”.
Una storia
particolare quella del cestista paralimpico: Di Bennnardo aveva
iniziato, come tutti i ragazzi di Caserta, a giocare con la Juve nel
gruppo dei nati nel '69 come Tufano, Rizzo, Longobardi precedendo di
poco Esposito e Gentile. Drammatici gli avvenimenti che bloccarono la
sua ascesa: mentre dalla formazione juniores stava per entrare nel giro
della Serie A, gli capitò il grave incidente che lo rese inabile
all'attività motoria. Quando era ricoverato in ospedale andò a trovarlo
Oscar: "Devi fare una cosa per me -gli disse il brasiliano- non lasciare
il basket". E Vincenzo Di Bennardo lo stette a sentire, dedicandosi al
basket in carrozzina e diventando un globe-trotter di questa specialità:
dopo aver conquistato il titolo di Campione d'Italia con il mitico
Dream Team di Taranto, diventò, con i gradi di capitano, Campione
Europeo con la nazionale azzurra. Indimenticabile il suo gesto di
solidarietà nei confronti di un altro giovane cestista della Juve
Caserta, coinvolto nel grave incidente stradale dove persero la vita
quattro tra dirigenti, tecnici e atleti della squadra juniores
bianconera. Si fece accompagnare, difatti, nel centro di riabilitazione
di Imola, dove era ricoverato Rosario De Felice, anch’egli costretto
alla inabilità,e gli rivolse il suo incoraggiamento, come fece Oscar
tanti anni fa nei suoi confronti.
“Ho già sentito Di Bennardo, che è impegnato con il campionato di serie
A a Roma con la squadra del Santa Lucia, dove gioca da quest'anno,
–conclude il presidente del Coni- e mi ha espresso la sua felicità per
il viaggio a Londra, dove, come è noto, per l'Italia si è qualificata
nella pallacanestro, solo la nazionale in carrozzina. Verrà a Caserta,
quando festeggeremo i nostri campioni, ed a premiarlo sarà proprio
Rosario De Felice”.