PIEDIMONTE MATESE. Grazie ad un progetto sperimentale
le vecchie varietà di frutta dell’alto casertano saranno rivalutate con una
azione di promozione. Si chiama “Frutta Antica del Matese” ed è un progetto di
ricerca applicata e di azioni promozionali correlate avente come obiettivo il
recupero e la valorizzazione di antiche varietà da frutto presenti nell’area
del Matese. Il progetto prende spunto nel 2009 da un’iniziativa del Comune di
San Potito Sannitico per il recupero di terreni agricoli in stato di abbandono,
mediante la creazione di impianti frutticoli, con il duplice obiettivo di
fornire un prodotto locale e di tutelare l’ambiente agrario a fini
paesaggistici. Esso, in realtà, si concretizza nel 2010, attraverso la stipula
di una convenzione tra la Regione Campania (Settori SIRCA e STAPA-CePICA di
Caserta) e il CRA-Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Caserta. L’intervento trova i suoi punti
di forza nell’integrità ambientale del territorio del Matese, nella ricca
biodiversità frutticola ancora presente, nell’opportunità di poter generare
integrazione al reddito per gli operatori del settore agricolo e nella
possibilità di inserire la produzione frutticola autoctona sia presso le
strutture ricettive turistiche locali (agriturismi soprattutto) che nei
farmer’s market. All’iniziativa partecipano altri partner, quali: il Parco
Regionale del Matese, i comuni delle province di Caserta e Benevento compresi
nel territorio del Parco, l’Istituto Agrario “A. Scorciarini Coppola” di
Piedimonte Matese e il GAL Alto Casertano. Anche la Provincia di Caserta ha
fatto richiesta di entrare nel partenariato.
Pietro Rossi