Condannato a due anni di reclusione e
al pagamento di una multa da quattrocento Euro, nonché alla corresponsione
delle spese processuali il “topo d’appartamento” professionista 38enne di
origine serba che, l’altro giorno, in trasferta criminale da un campo-nomadi
del Napoletano, era strato arrestato dagli uomini della Reparto Volanti della
Polizia di Stato di stanza a Frosinone immediatamente dopo aver svaligiato, in
compagnia di un complice minorenne, un’abitazione sita lungo la via Monti
Lepini. Il processo per direttissima a carico dello stesso lestofante, che, tra
l’altro, era stato salvato dal linciaggio proprio dai poliziotti che lo avevano
arrestato(al loro arrivo,i due ladri originari del Paese dell’ex Jugoslavia
erano accerchiati da un gruppo di
cittadini che, avendoli colti sul fatto, intendevano dargliele di santa ragione
a mo’ di lezione), si è svolto presso il Tribunale di Frosinone. A motivazione
del suo pronunciamento, il Giudice che ha emesso la sentenza, riconoscendo
pienamente validi i presupposti che hanno portato all’ammanettamento del “mariuolo” serbo, ha portato l’acclarata
pericolosità sociale del soggetto alla sbarra, i suoi numerosissimi precedenti
penali e, soprattutto, il suo impressionante profilo criminale, che, delineato
chiaramente dalle molteplici notizie di reato a suo carico, lo avrebbero
sicuramente portato, come accaduto spesso in passato, a reiterare il reato
ascrittogli. Come si ricorderà, l’altro ladro serbo arrestata dai poliziotti
frusinati, appena quindicenne, è stato affidata alla Casa di Prima Accoglienza
per Minori di Roma.
Daniele Palazzo