Vincenzo Cappello - Sindaco di Piedimonte Matese |
PIEDIMONTE
MATESE. Le ultime modifiche al piano dei trasporti regionali,
che stanno arrecando grossi disagi alle
popolazioni dell’entroterra della Campania, hanno innescato una sommossa dei
sindaci delle zone più penalizzate in special modo l’alto casertano. Come
sindaco del maggiore centro dell’Alto casertano, ha ribadito Vincenzo Cappello Sindaco di Piedimonte
Matese, devo esprimere con forza tutte
le preoccupazioni, mie e della comunità che rappresento, rispetto ai tagli che
la Regione Campania sta operando sul
settore dei trasporti. La linea ferroviaria Napoli – Piedimonte, pur con tutti
i suoi limiti infrastrutturali e di servizio, ha rappresentato nella storia
dell’ultimo secolo una via di comunicazione vitale per il progresso sociale ed
economico dell’entroterra della Campania. Ebbene oggi, questo governo
regionale, disattendendo tutti i piani di sviluppo già avviati da anni,
vanificando investimenti già realizzati e mortificando le esigenze di migliaia
di studenti e lavoratori, decide di tagliare numerose corse già fino al 31
dicembre prossimo, mentre non dà alcuna rassicurazione sul servizio che gli
utenti troveranno dal 1 gennaio 2012. Eppure, non più tardi di qualche mese fa,
a seguito delle prime denunce dei sindacati di settore, grazie anche all’interessamento
del Presidente del Consiglio Regionale, on. Paolo Romano, c’era stato un incontro del sottoscritto, insieme ad
altri sindaci del territorio e ai
Presidenti delle Comunità Montane, con
l’assessore Vetrella, nel corso del
quale, quest’ultimo dava ampie rassicurazioni sul futuro della linea Napoli –
Piedimonte, parlando addirittura di investimenti ed ampliamenti. E invece,
conclude il Sindaco Cappello,
apprendiamo in queste settimane di soppressione di tutte le corse dei giorni
festivi e di quelle di inizio e fine
giornata. Mentre non c’è ancora alcuna chiarezza su ciò che accadrà dal 1
gennaio 2012. Per questo noi assumeremo, anche insieme ai sindaci di tutte le
comunità dell’Alto casertano, ogni iniziativa necessaria a contrastare questo piano
di impoverimento e di smantellamento di un servizio essenziale per la vita e il
lavoro dei nostri concittadini, invitando tutte le forze sociali e politiche
del territorio ad unirsi a noi in questa battaglia per difendere la dignità
della vita dei nostri figli e il loro futuro, senza che siano costretti ad
emigrare in cerca di miglior fortuna.
Pietro
Rossi