PIEDIMONTE MATESE.Nessuna sospensiva, per i lavori di ampliamento del cimitero comunale, neanche in appello con riferimento al procedimento espropriativo. Il Consiglio di Stato, a fine luglio, non ha concesso la sospensione dell’efficacia della sentenza di rigetto, emessa nelle scorse settimane dai magistrati campani del TAR che avevano in parte dichiarato inammissibile il ricorso ed in parte lo avevano respinto in relazione alla vicenda dei lavori di allargamento dell’area cimiteriale ed ad altri aspetti sollevati. “Ritenuto che nella specie non sussiste il pericolo di un pregiudizio grave e irreparabile, non risultando che la procedura espropriativa si sia ancora conclusa con atti direttamente incidenti sulla proprietà dell’appellante, e che allo stato appare prevalente l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera per cui è causa”, è questo il passaggio più importante del dispostivo deciso dai giudici della quarta sezione del consiglio di stato cui si è rivolto Gabriele Piazza contro il comune di Piedimonte Matese e Giovanni Malinconico amministratore unico della Malinconico Spa.
Michele Martuscelli
Gazzetta di Caserta