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PIEDIMONTE
MATESE. Partita con l’accensione del “catuozzo” la seconda edizione della Festa del Catuozzo organizzata a
Piedimonte Matese in Largo Pioppetelli dall’Associazione “Amici del Catuozzo”
in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Piedimonte del Matese, la
Comunità Montana e il Parco Regionale
del Matese. Una festa particolare di dieci giorni con canti, musica, balli
popolari e buona gastronomia con piatti e sapori di un tempo, che propone un
viaggio nel passato alla riscoperta di tradizioni e mestieri antichi come
quello del carbonaio con la creazione di un vero e proprio “catozzo” da usarsi
alla fine dell'evento per preparare una sontuosa brace. La festa è il momento
per celebrare e raccontare alle future generazioni il lavoro del carbonaio un
mestiere in via di estinzione che ha
dato da vivere come fonte di sostentamento a tante famiglie piedimontesi. I carbonai erano in genere intere
famiglie che si dedicavano a questo mestiere. Si stabilivano sul posto e vi
restavano il tempo necessario per fare il carbone, normalmente sempre diversi
mesi. Sceglievano zone di montagna ricche di buon legname. Per prima cosa
costruivano la capanna con terra e legna e poi Iniziavano i lavori. Si
abbattevano gli alberi, si tagliavano i tronchi a pezzi e si costruivano i "catuozzi".
I catuozzi erano dei mucchi di legna sistemati secondo determinati criteri
con molta maestria. Al centro veniva lasciato un vuoto che fungeva da camino.
Una volta acceso il "catuozzo" doveva essere alimentato due o tre
volte di giorno e di notte con pezzi di legna di piccole dimensioni. I
"catuozzi" venivano ricoperti di terra e venivano fatti bruciare per
circa una settimana. Alla fine si toglieva la terra e si raccoglieva il
carbone, che, messo nei sacchi di tela, veniva venduto all'ingrosso. Terminato
il lavoro, venivano smontate le "baracche" ed i carbonai si
trasferivano in altri posti per ricominciare daccapo il lavoro. Come mezzi di
trasporto della legna usavano soprattutto i muli, animali resistenti e adatti a
muoversi nelle zone montuose. Oggi il mestiere di carbonaio è quasi del tutto
scomparso, nella nostra zona vi sono alcune famiglie che si dedica ancora a
questo lavoro.
Pietro Rossi