AVERSA – I genitori campani dei bambini con diabete di tipo 1 (insulinodipendenti) ed i rappresentanti del Consiglio direttivo dell’Associazione per l’aiuto ai giovani diabetici (AGD-Campania), nonché i sanitari dei Dipartimenti universitari napoletani di Diabetologia pediatrica e dei Reparti ospedalieri impegnati nello stesso campo, sono sul piede di guerra. La notizia della decorrenza dal 1° luglio della consegna a domicilio dei presìdi diagnostici e terapeutici ( striscette, siringhe, apparecchi pungidito…) - con l’inevitabile scìa polemica che sta vedendo alla ribalta, da un lato, il Sub-commissario regionale alla Sanità, Achille Coppola, e, dall’altro, il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio - non promette infatti nulla di buono. S’è paradossalmente riproposto il “colpo grosso”, a seguito del bando di gara indetto in gennaio dalla Soresa (Partecipata della Regione in materia di Sanità) che ha visto vincitrice la ditta privata “De Rosa” ora titolare della consegna domiciliare, con l’incredibile corredo della perdurante mancanza dell’elenco anagrafico dei soggetti assistibili che, così, ha subìto solo il “colpo”. “Sembra che siamo piombati di nuovo ai tempi del Medioevo campano – ha dichiarato con comprensibile sdegno il presidente dell’AGD-Campania. Alessio Sodano (nella foto)– quando esistevano le Commissioni per la distribuzione dei reflettometri e delle penne per al somministrazione dell’insulina. Quello che sta per accadere recherà solo gravi disagi, sia per i bambini diabetici che per gli adulti, che determineranno innumerevoli picchi di complicanze certamente superiori agl’indici attuali”. Sodano, richiamando la L.R. 9/2009, la vede vanificata nelle procedure e nei fatti. Di qui il suo forte disappunto, non solamente discendente da una Commissione diabetologica istituita dalla L.R.9 ed ormai “fantasma” dall’insediamento del nuovo Governator Caldoro, ma emergente da una serie di fondate obiezioni che nei prossimi giorni metteranno fortemente in discussione le vecchie modalità ora ripristinate. La mobilitazione, dei pazienti e delle sigle che ne difendono i diritti, a questo punto è irrinunciabile. Sodano, intanto, chiede un incontro di somma urgenza “con i responsabili della Sanità campana” per scongiurare “dissensi e ribellioni” che andrebbero evitati in una società civile, ma che diventano adesso sacrosanti per contrastare disegni e scelte che, purtroppo, ancora una volta, paiono mirare ad interessi finanziari e particolari più che alla funzionalità reale che i farmacisti hanno finora assicurato in regie di convenzione, a tutto vantaggio di un servizio rapido, meno costoso e favorevole ai bisogni di bambini e famiglie costretti a fare i conti con una delle più insidiose fra le malattie croniche, ogni giorno.
L’addetto-stampa
Raffaele Raimondo