Sant’Angelo d’Alife. Di casi di burocrazia si parla tutti i giorni e ormai non fa più notizia, ma la cosa che più fa rabbia è che proprio in questi ultimi tempi, con l’avvento dell’era digitale e di Internet, non si fa che parlare di snellimento della macchina amministrativa e velocizzazione della pubblica amministrazione. Il cittadino di fronte alla macchina pubblica si sente solo, inascoltato, impotente, per combattere ad armi pari con i burocrati avrebbe bisogno di un pool di avvocati e commercialisti che gli costerebbero sicuramente di più delle pratiche da impugnare. La storia che vi raccontiamo e quella della Sig.ra Gisella Petrucci che vive a Buenos Aires in Argentina, ma figlia di emigranti italiani originari di Sant’Angelo d’Alife rimasta vittima di un caso emblematico di malaburocrazia. La signora Petrucci il 19 maggio di quest’anno, ha richiesto via email, al Comune di Sant’Angelo d’Alife un Atto di nascita plurilingue in copia integrale del Sig. Petruccio Ernesto Gioacchino Liberato ivi nato il 05/07/1878 ATTO Nº 44 PARTE PRIMA, per poter effettuare una rettifica di dati anagrafici di stato civile in Argentina dei discendenti su richiesta del Giudice. Visto che fino ad oggi ancora non ha ricevuto il certificato richiesto, la Sig.ra Petrucci ha sollecitato più volte via email e anche via fax il Comune di Sant’Angelo d’Alife senza riceve una risposta. Il Sindaco di Sant’Angelo d’Alife Crescenzo Di Tommaso (nella foto), raggiunto telefonicamente si è scusato dell’accaduto ribadendo che si è trattato sicuramente di un disguido e si è impegnato affinchè al più presto venga preparato e spedito in Argentina il certificato richiesto dalla Sig.ra Petrucci.
Pietro Rossi