CASERTA. Si conclude mercoledì 27 luglio l’edizione numero cinquantaquattro del concorso ippico “Coppa d’Oro Città di Caserta”, in corso di svolgimento da lunedì scorso nel capoluogo di Terra di Lavoro, nell’area ex Saint Gobain. Il premio più atteso della giornata è quello indicato con il n. 31 dal programma della manifestazione, riservato alla categoria C140 – a due manches – gran premio, denominato “Gran Premio Città di Caserta – Famiglia Generale Carli” allo stesso sono anche abbinati i premi della Provincia di Caserta e del Prefetto di Caserta. E’ il premioo che assegna la mitica “coppa d'oro” che comunque resterà ancora per qualche anno nel forziere della città di Caserta, quest’anno non sarà assegnata in quanto non sono in gara concorrenti che l’hanno vinta già due volte. Il regolamento, infatti, prevede l’assegnazione al cavaliere o all’amazzone che si aggiudica la coppa d’oro per tre edizioni anche non consecutive. Attualmente non sono in concorso coloro che in passato l’hanno già vinta per due volte. L’ambito e spettacolare premio che assegnerà la coppa d’Oro e la vittoria del concorso di Caserta, si disputerà intorno alle 20 e sarà sicuramente seguito da un pubblico molto folto, trattando di una categoria, la C140, altamente spettacolare ed in particolare per la “taglia” dei cavalli partecipanti. Il concorso ippico del 2011 ha segnato una serie di cambiamenti epocali della più antica manifestazione equestre di Caserta e provincia se non della intera regione Campania, cominciando dalla “location” che l’ha ospitato, ovvero l'area della ex fabbrica di vetro Saint Gobain, precisamente negli spazi antistanti l'antico scalo partenze della industria pisana, in luogo dello storico parco della reggia borbonica. Una collocazione ottimale, quella della ex Saint Gobain facilmente raggiungibile in auto, con notevoli possibilità di parcheggio, fruibile anche da coloro che usano gli ampi spazi della vecchia fabbrica di vetro per fare un po’ di footing nel pomeriggio. In tanti attratti dall’insolito movimento si sono fermati per curiosare e sono rimasti incantati nel seguire le evoluzioni dei cavalli in concorso. Si spera che la grande base di sabbia, che costituisce il campo di gara dei cavalli, possa trovare un’adeguato sfruttamento in futuro, magari con la disputa, nel prosieguo della bella stagione, di incontri di discipline che si prestano ad incontri sulla sabbia, quali il volley, il rugby o il beach soccer. “E’ una ipotesi che abbiamo valutato positivamente insieme con il Coni di Caserta – spiega Walter Puoti dell’associazione sportiva Giovanni Maggiò che ha organizzato il concorso ippico – soprattutto per far si che il lavoro di costruzione del campo di gara, non venga disperso o concentrato solo nei tre giorni del concorso”.
Ufficio Stampa – Lucio Bernardo