03 giugno 2011

QUESTA SERA A PIEDIMONTE MATESE LA GRANDE NOTTE DELLA TARANTA.

Piedimonte Matese.  I festeggiamenti in onore di S.Marcellino protettore di Piedimonte Matese arrivano questa sera all’apice con la  Grande notte della Taranta. In piazza Roma si esibiranno il Gruppo Aria Corte che portano in giro per il mondo la tradizione salentina della vera Taranta. Il gruppo di musica popolare Ariacorte nasce nel 1996 a Diso, piccolo centro agricolo di antichissime origini messapiche, situato tra la Marina di Castro e quella di Tricase a sud di Lecce, con l’intento di mantenere viva la tradizione orale e la cultura popolare salentina. In pochi anni il gruppo ha ricevuto lusinghieri apprezzamenti in molteplici incontri culturali e musicali di numerose città italiane ed estere. Attraverso un continuo lavoro di ricerca gli Ariacorte hanno raggiunto un ottimo livello di assieme musicale. Nell’ambito del progetto di rivalutazione e divulgazione del patrimonio culturale tradizionale, gli Ariacorte, a differenza di altri gruppi, non intendono fare un’opera di recupero nostalgico commerciale, bensì partendo dal linguaggio espressivo tradizionale e con il supporto dello studio approfondito dalle caratteristiche armoniche, melodiche e ritmiche, si propongono di sviluppare una musica che, pur avendo radici antiche, si presenta come una reinterpretazione di moduli tipici della cultura musicale popolare in rapporto ad una espressività e ad una identità moderna ed attuale.  Gli interventi, nel rispetto dello stile tradizionale, si pongono l’obiettivo di esaltare la vivacità e la spontaneità che nei secoli hanno caratterizzato la musica popolare. Una musica antica, riproposta con soluzioni sonore ricercate e originali.Antichi strumenti tipici come il tamburello a cornice e la tamorra battono l ritmo della "pizzica" accordandosi, senza soluzioni di continuità, con il resto della ricchissima strumentazione.  Il sound che ne scaturisce resta inconfondibilmente salentino, ma la complessità quasi orchestrale dell’impianto produce un tessuto sonoro differenziato dove la vena innovativa, i modli tradizionali e i momenti di raccoglimento coesistono e s’intrecciano, senza neutralizzarsi. La selezione dei brani tradizionali è stata condotta prevalentemente su materiale registrato sul "campo" ed è perciò in buona parte, frutto di un’operazione di ricerca etnomusicale che il gruppo ha effettuato raccogliendo canti e musiche direttamente dalla voce di "cantori popolari" o dagli "anziani" del paese. L’armonioso intreccio di voci, supportato dalla sonorità del linguaggio degli strumenti musicali, dalla vivacità degli arrangiamenti e dalla presenza scenica di alcuni danzatori imprime allo spettacolo del gruppo una crescente intensità emotiva che alla fine coinvolge anche l’ascoltatore meno attento.

Pietro Rossi