08 giugno 2011

MARCO FUSCO SI DIMETTE DALL’INCARICO DA COORDINATORE DI FAREMABIENTE MOLISE IN DISSENSO CON IL PRESIDENTE NAZIONALE.


Fontegreca.  In questi ultimi giorni che precedono la tornata Referendaria su quattro quesiti di vitale importanza molte sono le associazioni, i movimenti e i gruppi di cittadini che hanno preso posizione in merito. Fareambiente è l’unica associazione ambientalista che ha deciso di scendere in campo per così dire a gamba tesa per sostenere la politica del Governo nazionale in materia di nucleare. La tal cosa, ha fatto imbestialire il Prof. Marco Fusco (nella foto) coordinatore regionale per il Molise, che  non condividendo la posizione assunta dalla presidenza nazionale circa i referendum del 12 e 13 giugno ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico.  Non posso condividere le scelte del Presidente Nazionale Vincenzo Pepe, ribatte Marco Fusco, sui quattro quesiti referendari, Fareambiente quasi sostituisce la politica. C’è più cautela nella Lega Nord e nei suoi vertici che non nel presidente Professore Vincenzo Pepe. Il Molise ha detto no al Nucleare con tanto di pronunciamenti delle massimi istituzioni locali, provinciali e regionali. Sul nucleare penso che sia più attendibile la posizione dello scienziato  Rubbia e non quella dell’oncologo Veronesi.  Sull’acqua è la stessa cosa del nucleare. L’acqua è fonte di vita. E’ punto di incontro e confine tra diverse popolazioni,  segno del dialogo che valorizza la differenza e cancella l’indifferenza. Oggi, però,  è ambita come occasione di profitto;  l’acqua, orizzonte  di una terra promessa  ad un popolo la cui vocazione è la libertà,  oggi è chiusa nelle mani di pochi, costretta a diventare negazione della libertà. L’acqua è un bene comune, afferma Vandana Shiva in quanto rappresenta la base ecologica di tutta la vita e perché la sua sostenibilità ed equa distribuzione dipendono dalla cooperazione tra i membri della comunità. Questo aiuto reciproco non può che affermarsi se non tramite una democrazia ecologica, che rigettando “le soluzioni di mercato che distruggono la terra e aumentano le diseguaglianze”, realizzi invece politiche che comprendono “il diritto ad un’attività industriale pulita, alla sicurezza contro l’esposizione a sostanze tossiche, alla prevenzione, all’informazione, alla partecipazione, alla protezione e ai vincoli, agli indennizzi e agli interventi di pulizia”.  E’ necessaria, afferma Marco Fusco, la rinascita di una nuova democrazia; una democrazia che assicuri ad ogni cittadino e a tutti il diritto ad avere l’acqua, ad avere l’acqua pulita. Tutto ciò lo affermavamo come docenti cattolici – già nell’ottobre del 2008 al Convegno Nazionale “Acqua fondamento di vita  –  e  oggi lo ribadiamo a fronte di chi vorrebbe negare il messaggio di gratuità insito nella natura stessa  dell’acqua. Ritengo, conclude il Prof. Marco Fusco, di rassegnare le dimissioni da coordinatore regionale del Molise di Fareambiente. Non ha senso essere a capo di una associazione ambientalista “pro nucleare”in una regione dove si è pensato di mettere a bando il nucleare. Non ha senso essere a capo di una associazione ambientalista “pro  nucleare” per chi, come me, proviene dal mondo cattolico e segue gli insegnamenti della Chiesa in tema di dottrina sociale e ambientale. Non ha senso essere a capo di una associazione  ambientalista che invita all’astensionismo sul nucleare perché è “un referendum illegittimo e drogato”( si legge sul sito dell’associazione), in una regione dove un vescovo, monsignor Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Bojano-Campobasso, è stato uno dei firmatari dei quesiti referendari. Non ha senso essere a capo di una associazione ambientalista “pro nucleare” per chi, come me, fa parte di  una associazione sindacale  di docenti cattolici( coordinatore- segretario regionale del Molise) che fa parte del “cartello” delle associazioni  promotore dei referendum. 

Pietro Rossi