15 giugno 2011

IMBARCAZIONE A PICCO NELLE ACQUE DEL GOLFO DI GAETA, SALVATI I DUE OCCUPANTI.


Brutta avventura, ma lieto fine per due ragazzi napoletani che, un bagaglio non del tutto insufficiente in fatto di conoscenze del mare e del suo mondo, hanno rischiato di morire annegati al largo del Golfo di Gaeta in seguito ad un’avaria alle parti meccaniche del natante a motore su cui erano imbarcati, colato a picco in pochi minuti. La coppia di partenopei, Marco M., di 27 anni, e Fabio C., di 26, sono stati salvati dal pronto intervento operato dagli uomini della Capitaneria di Porto di Gaeta, che, al buon fine dell’operazione, hanno dispiegato tutti mezzi di cui disponevano, facendo intervenire anche due elicotteri della Base dell’Aeronautica militare di Grazzanise, nel Casertano. Erano le 12.30 di ieri quando, dal natante da diporto finito in fondo alle acque del Tirreno laziale, è partito, tramite una chiamata al 1530(Servizio di Emergenza Ambientale),  l’SOS lanciato dai due occupanti imbarcazione stessa, un “12 metri” modello “Marò Marine 35”, registrato negli appositi elenchi del Compartimento Marittimo di Napoli. L’episodio, sulla cui natura e dinamica i vertici della Capitaneria di Porto compente per territorio hanno  aperto una inchiesta(chiarirà il perché, per in condizioni meteorologiche ottimali e con il mare appena a forza 3, l’imbarcazione in oggetto è affondata), è avvenuto  circa dieci miglia dalla costa, nella striscia di mare che si frappone tra Gaeta e l’isola di Ponza. La poca avvedutezza dei due improvvisati marinai, che erano partiti da porto di Nisida alla volta di quello di Sperlonga, ha reso un tantino problematiche le operazioni dei loro soccorritori. La coppia di giovani, di cui uno in evidente stato confusionale e in preda ad una crisi di nervi, avevo fornito indicazioni inesatte circa la loro posizione al telefonista del 1530. Avevano affermato di trovarsi a due miglia dalla costa, quando, in effetti, la distanza tra loro e la terraferma era di circa dieci miglia. Ad individuarli gli elicotteri partita da Grazzanise, che, allertate le altre unità d’emergenza intervenute, hanno permesso il recupero dei due naufraghi e il loro trasporto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Dono Svizzero”, di Formia. Entrambi, infatti, presentavano traumi e fratture in diverse parti del corpo. 

Daniele Palazzo