07 maggio 2011

Un utente casertano vittima del grande colosso TELECOM ITALIA: ODISSEA NELLO SPAZIO 2011.


Caserta. “Una telefonata ti allunga la vita, ma potrebbe anche accorciarla”- recitava un vecchio spot pubblicitario di Telecom Italia, leggermente modificato. L’azienda telefonica italiana(con altri gestori), non finisce mai di stupire. Propone una marea di disservizi, che colpiscono tutti. Giovani, anziani, aziende, medici, avvocati, ingegneri, ma la giaculatoria delle vittime potrebbe continuare all’infinito. Nessuno è immune dal contagioso virus, diffuso selvaggiamente da Telecom Italia(e non solo),che umilia e mortifica platealmente gli sconcertati utenti. Bollette gonfiate, per servizi mai richiesti, inviate disinvoltamente agli utenti. Richieste fatte al vento. Proteste, lettere, fax, telefonate ai call center, non servono quasi a niente. Sistema nervoso e fegato messi a dura prova dal fantasma Telecom, all’erta solo dopo l’intervento dei media. Meglio, se di diffusione nazionale. Vittima dell’ennesima soap- opera targata Telecom, l’architetto Roberto Borghi. L’odissea per Borghi( cliente INFOSTRADA dal 2001) comincia lo scorso marzo, quando accetta l’offerta Telecom, più vantaggiosa rispetto a infostrada. Quest’ultimo gestore, qualche giorno dopo propone al fedelissimo cliente offerta ancor più favorevole rispetto a telecom, accettata da Borghi, che immediatamente invia fax di “ripensamento al rientro in telecom. Tutto risolto? Non sarà così. Dozzine di fax, raccomandate e telefonate. L’indice a ritmo esagerato, impazzerà sulla tastiera del cellulare(non funzionando più la linea telefonica), surriscaldato quanto Borghi.“Lo scorso 4 aprile- racconta lo sconsolato Borghi, nonostante i fax e la raccomandata A.R. del 19/24 marzo, la telecom mi attiva la linea arbitrariamente. Da allora non ho potuto più accedere ad internet, perché avrei dovuto riconfigurare il modem per Telecom.Non ho effettuato la riconfigurazione, ritenendo che a breve termine sarei stato ricollegato a tutti gli effetti con il precedente gestore Infostrada, cosi come da espressa e compita volontà. Dal 5 aprile ad oggi ho effettuato decine e decine di telefonate ai due gestori, registrando giorni, numeri operatori, nomi, contenuti delle comunicazioni, senza che il problema fosse risolto, nonostante diversi e ripetuti messaggi ricevuti sul cellulare da telecom che “la richiesta è in lavorazione”, ma non si vede ancora la fine della lavorazione”. In Europa, occorre un giorno per attivare la linea telefonica, ma, questa Italia, dall’Europa attinge solo doveri. Telecom che si trincera dietro call center o risponditori automatici. Che senso hanno i mega spot pubblicitari, quando la “burocrazia” targata Telecom, architetta simili pateracchi, via crucis infinite che colpiscono inesorabilmente migliaia di utenti?

Maria Bartolo