PIEDIMONTE MATESE. La Città di Piedimonte Matese, con deliberazione di Giunta Comunale N. 61 del 25 Marzo u. s., ha approvato lo schema di convenzione di collaborazione tecnico-scientifica con l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. L’Amministrazione Comunale, retta dal Sindaco Vincenzo Cappello, su impulso dell’Assessore alla Cultura e P. I. Benedetto M. Iannitti e dell’Assessore all’Urbanistica Attilio Costarella, ha riconosciuto la rilevanza storico-archeologica del complesso monastico longobardo del SS. Salvatore, fondato dal Principe Arechi II nell’VIII Secolo d. C., sito nel territorio della Città dove oggi sorge la stazione ferroviaria, nonché la rilevanza dell’età medioevale come epoca fondativa dello stesso abitato di P. Matese; si è dichiarata impegnata nel recupero e nella valorizzazione del sito, del quale intende approfondire la conoscenza, avvalendosi della collaborazione di un partner scientificamente accreditato nell’ambito dell’archeologia medioevale e, in particolare, dello studio archeologico degli insediamenti monastici. L’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”, infatti, in ragione della sua decennale attività di ricerca presso il sito di San Vincenzo al Volturno, di cui il Monastero del SS. Salvatore fu storica dipendenza, della sua consolidata presenza nell’ambito delle ricerche archeologiche di età post-classica nel territorio del Medio Volturno, della dislocazione in P. Matese del proprio laboratorio di Archeologia Tardoantica e Medioevale, possiede i requisiti per rappresentare le competenze scientifiche, tecniche e professionali richieste dall’Amministrazione Comunale. L’atto licenziato dalla Giunta Comunale di collaborazione con l’importante istituzione universitaria nel territorio della Città costituisce di fatto elemento di promozione della conoscenza e di crescita culturale. Esso ben si incardina nel tentativo, sempre promosso dall’Ente di Piazza de Benedictis, di realizzare una sede staccata dell’importante Ateneo napoletano in Città, al quale mettere a disposizione le strutture comunali.
Pietro Rossi