09 marzo 2011

Lo sviluppo socio-economico della Repubblica dell’Uzbekistan.


Il “modello uzbeko” elaborato e realizzato dalla leadership del paese ha rivelato la sua alta efficacia, in un periodo in cui l’economia di molti altri Paesi non ha ancora superato le conseguenze della crisi globale. Questo è stato illustrato nella relazione del Presidente della Repubblica, Islam Karimov (nella foto), alla riunione del Consiglio dei Ministri dedicata ai risultati dello sviluppo socio-economico nel 2010 e alle priorità per il 2011.

L’Uzbekistan ha fatto un ulteriore passo in avanti per il rafforzamento dell’economia e l’accrescimento del potenziale industriale, risolvendo così anche questioni sociali di grande importanza e aumentando il benessere della popolazione. Il tasso di crescita del prodotto interno lordo (PIL) è stato nel 2010 dell’8,5%, uno dei più alti nel mondo, mentre nell’ultimo decennio è cresciuto di quasi due volte. Oltre agli indici quantitativi non sono di minore rilievo anche quelli qualitativi: è di particolare importanza il cambio della struttura del PIL dell’Uzbekistan, segnalato nella relazione del Presidente della Repubblica Islam Karimov. Così la parte dell’Industria nel prodotto interno lordo è aumentata dal 2000 ad oggi di quasi 10%, raggiungendo il 24%.

I Trasporti e le Comunicazioni sono cresciuti fino al 12,4%, mentre i Servizi del 49%. Allo stesso tempo nell’ultimo decennio l’incidenza della produzione agricola nel PIL è stata dimezzata, ma è comunque aumentata di 1,8 volte rispetto al 2000.

In altre parole, il paese cammina con un passo sicuro sulla via dello sviluppo industriale, assicurando così un tasso di crescita economica alto. Allo stesso tempo si sta sviluppando anche la produzione agricola, il cui livello consente, in particolare, di mantenere la sicurezza alimentare del paese, saturare il mercato interno con vari prodotti agricoli, assicurare materie prime alle aziende dei diversi settori di lavorazione che producono derrate, prodotti tessili e in cuoio, destinati all’esportazione.

Lo sviluppo industriale in Uzbekistan ha una serie di distinzioni rispetto a come esso viene effettuato in molti altri paesi. Ad esempio la rotta verso la modernizzazione elaborata dalla leadership del paese e l’ammodernamento tecnico e tecnologico della produzione prevedono l’utilizzo massimo delle risorse interne e del potenziale esistente per la produzione di nuovi tipi di prodotti ad alto valore aggiunto, che sostituiranno le importazioni e saranno orientati verso l’esportazione.

Alla riunione del Governo è stato segnalato che nel 2010 la parte dei prodotti finiti ad alto valore aggiunto nella produzione industriale ha costituito più del 50%, mentre le industrie hanno lanciato più di 160 nuovi tipi dei merci, come l’autovettura “Spark”, le automobili di grande cilindrata “MAN”, lampade a risparmio energetico, frigoriferi “LG”, fertilizzanti di potassio e altri. Il volume di produzione localizzata è cresciuto di 1,4 volte, mentre il costo dei prodotti che hanno sostituito l’importazione ha raggiunto i 3,4 miliardi di dollari USA.

Un passo importante per raggiungere l’obiettivo è stato l’ampliamento e il rafforzamento delle relazioni di cooperazione all’interno dei settori e tra di loro. La “Fiera dell’Industria internazionale” e la “Borsa di cooperazione”, organizzate ogni anno nel Paese, permettono alle aziende uzbeke di conoscere nuovi prodotti, tecnologie avanzate e progetti innovativi, trovare partners d’affari, accordarsi sulla vendita dei prodotti o sull’acquisto di materie prime, attrezzature e altri elementi necessari per la produzione. Più di 700 società straniere hanno partecipato al Forum nel 2010, concludendo contratti di esportazione per 2,7 miliardi di dollari USA; hanno superato così di 1,2 volte il livello del 2009.

Nella politica economica di questo importante Paese dell’Asia centrale emerge il meccanismo, elaborato dal Governo nell’ambito del programma-anticrisi, di “rinascita della produzione nelle aziende in bancarotta”, trasferite per il debito al bilancio delle banche. Nel momento in cui in molti paesi le banche erano impegnate in gran parte a risolvere i loro problemi ed a preoccuparsi della loro salvezza, in Uzbekistan le banche commerciali, con il sostegno dello Stato, hanno investito nell'ammodernamento, ristrutturazione tecnica e tecnologica delle imprese in bancarotta per creare nuove aziende, ripristinare le vecchie e creare nuovi posti di lavoro. In un periodo di tempo relativamente breve questo meccanismo si è dimostrato efficace. 156 miliardi di soum (moneta nazionale uzbeka) investiti dalle banche nazionali nell’ammodernamento di 147 imprese, hanno permesso di ripristinare le attività di 140 aziende, la maggior parte delle quali sono già passate ai nuovi investitori. Il volume di produzione nelle aziende ripristinate nelle quali sono stati creati più di 21 mila posti di lavoro è ammontato a 460 miliardi di soum, la somma per l’esportazione delle merci ha superato il valore di oltre 165 milioni di dollari.

Nel 2010 il Governo ha garantito investimenti per 9,7 miliardi di dollari USA, ovvero circa il 25 % del PIL. In questo caso, il 72 % degli investimenti sono stati destinati alla costruzione di industrie, il 38 % all'acquisto delle attrezzature e tecnologie avanzate. Il corso verso lo sviluppo industriale continuerà anche quest’anno, dove con la crescita prevista del PIL del 8,3 %, il tasso di crescita industriale dovrà raggiungere il livello del 9,3 %.

E’ stato lanciato il “Programma sulle priorità dello sviluppo industriale dell'Uzbekistan negli anni 2011-2015", comprendente 500 grandi progetti di investimento del valore totale di 50 miliardi di dollari USA. Come sottolineato dal Capo dello Stato nella sua relazione, è stato posto l'obiettivo di assicurare il tasso di crescita del volume della produzione industriale non meno del 60 % nei prossimi cinque anni e di aumentare la sua quota del PIL al 28 % nel 2015. Per il 2011 è stato posto l’obiettivo di mettere in funzione più di 35 grandi aziende, tra cui le grandi imprese con annuale produzione di 225.000 motopropulsori per automobili, un complesso tessile a ciclo completo nella città di Kokand, nonché altri complessi tessili, produzione di autobus della Mercedes-Benz, impianti per la produzione del gas liquefatto e gas condensato nell’azienda Mubarek GPZ e nel “Shurtanneftegas” e alcuni altri.

Nel corso della riunione del Governo sono state definite le seguenti priorità nel programma di sviluppo socio-economico per il 2011:

- Proseguimento della politica di trasformazioni strutturali e dello sviluppo dei settori e produzioni ad alta tecnologia, volta all’aumento della competitività e al consolidamento della posizione dell’Uzbekistan sui mercati mondiali;

- Ammodernamento tecnico e tecnologico della produzione, rinnovamento accelerato dei settori chiave dell’economia, prestando particolare attenzione all’agricoltura;

- Ampia attrazione di investimenti stranieri e creazione di condizioni più favorevoli per gli investitori stranieri;

- Sviluppo integrale e accelerato dell’infrastruttura, della costruzione dei mezzi di trasporto e delle comunicazioni;

- Ulteriore risoluzione delle questioni prioritarie relative allo sviluppo sociale, in primo luogo il consolidamento della base materiale e tecnica e l’aumento del grado di equipaggiamento nei settori dell’istruzione e della sanità;

- Sviluppo accelerato di piccole e medie imprese, creazione di un ambiente d’affari favorevole;

- Risoluzione graduale della questione relativa all’assicurazione dell’occupazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

A cura dell'Ambasciata della Repubblica dell'Uzbekistan in Italia