30 dicembre 2010

Piano “Salva-stati”.


VENAFRO. Negli scorsi giorni, i 27 leader dei paesi dell’Ue, riuniti a Bruxelles, hanno deciso la modifica dell'articolo 136 del trattato di Lisbona, che consente ai 16 paesi dell'area euro, che a gennaio diventeranno 17 con l'Estonia, di aiutarsi fra loro con un meccanismo di stabilità permanente «da attivare se indispensabile». Tale strumento subentrerà all'attuale European financial stability facility, creato l'estate scorsa dopo la crisi greca, alla sua scadenza, nel 2013. Secondo l’On. Aldo Patriciello (nella foto), membro della Commissione Controllo di Bilanci le modifiche del Trattato di Lisbona, proposte dal Parlamento europeo durante la scorsa sessione plenaria e fatte proprie dal Consiglio dei Ministri Ue, “sono vitali perché i paesi dell'Unione possano intervenire in solidale sostegno in quanto il testo attuale non avrebbe autorizzato che un paese della zona dell'euro sull'orlo della bancarotta potesse essere salvato dai partner. L'accordo di limitare le modifiche allo stretto necessario (due frasi in tutto)consentirà, grazie all'articolo 136, la nuova ratifica da parte degli stati membri attraverso la via parlamentare ed evitare così la strada troppo rischiosa del referendum popolare”Le modifiche al Trattato, ha aggiunto Patriciello, includono la richiesta di alcuni Paesi affinchè venga precisato che l'utilizzo del fondo anti-crisi sia considerato «l'ultima ratio» da parte del paese in difficoltà. Ogni decisione sugli aiuti dovrà inoltre essere sempre assunta con decisione unanime e sottoposta a «strette condizioni”. “Secondo una tabella di marcia concordata tra i 27 - ha concluso l’europarlamentare - le modifiche saranno formalizzate nel vertice Ue di marzo, dopo una consultazione - che comincerà già nei prossimi giorni - con la Commissione, il Parlamento e la Banca centrale europea. Dopo il vertice di primavera, potrà cominciare il processo di ratifica del nuovo trattato che dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre 2012, in tempo utile per la trasformazione da temporaneo a permanente del fondo anti-crisi che, nel suo formato attuale, scade nel giugno del 2013”.

Fonte: Comunicato dell'Ufficio stampa On. Aldo Patriciello