23 dicembre 2010

Festa del Solstizio d'Inverno a Piedimonte Matese.


PIEDIMONTE MATESE. Martedì 21 dicembre alle ore 20.30, l'Associazione CUORE SANNITA, presieduta da Giuseppe D’Abbraccio, nel perseguire il proprio calendario degli eventi culturali, ha organizzato la Festa del Solstizio d'Inverno nel magnifico scenario del Monte Cila, dove un gruppo di soci si sono riuniti vicino ad un fuoco per ripercorrere una cerimonia rituale tra storia, cultura e tradizione dei propri antenati. Il Cila, infatti, può essere visto come un documento architettonico di un racconto unico, lungo processo storico di trasformazione ed evoluzione dall’antro primordiale alla costruzione, dal recinto dei pastori al recinto sacro, dalla grotta al tempio, dalle coltivazioni degli uomini del neolitico al giardino – orto medievale e rinascimentale col passaggio dalle rupi alla città. Questa straordinaria manifestazione astronomica veniva ritualizzata dalle antiche popolazioni indoeuropee, che vi associavano significati simbolici ultrasensibili, come d’altronde avveniva per tutti i fenomeni naturali in genere: questi, infatti, non venivano presi in considerazione e sacralizzati nel loro aspetto puramente esteriore, ma in quanto teofanie, per cui il Logos Divino, pur lontano e perduto dall’uomo rispetto all’aurea unità dei primordi, tornava a manifestarsi, con i necessari adattamenti, mediante modalità allegoriche ed in forme tangibili e materiali. La corretta interpretazione di queste forme consentiva pertanto di risalire verso l’alto, di tornare, seppure in modo imperfetto, in contatto con la divinità. Attraverso la comprensione dei più reconditi significati dei fenomeni naturali ed esteriori in genere si poteva dunque percepire la presenza di un ordine superiore, invisibile ed immutabile.

Pietro Rossi