07 ottobre 2010

Il ruolo dei beni culturali nella nuova politica europea del turismo: a Bruxelles si è parlato di Iter Vitis.


Un viaggio nello spazio e nel tempo per raccontare la storia, l'identità el'eredità europea comune lungo itinerari tematici transfrontalieriarricchiti dalle diversità e dalle identità locali. Si è parlato di Itinerari Culturali e di "Iter Vitis - Les Chemins de la Vigne" alla Giornata Europea del Turismo 2010 che quest'anno, in linea con laComunicazione "L'Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovoquadro politico per il turismo europeo" adottata lo scorso giugno dallaCommissione Europea, ha dedicato una particolare attenzione alla promozionee valorizzazione della cittadinanza europea ed al patrimonio culturale estorico. Per la prima volta, al centro del dibattito sull'industriaturistica, l'accento è stato posto sugli Itinerari Culturali che, come haricordato il Commissario Androulla Vassiliou, rappresentano concretamente ivalori fondamentali del Consiglio d'Europa: i diritti dell'uomo, lademocrazia culturale, le diversità e dalle identità culturali europee, ildialogo, lo scambio e l'arricchimento reciproco al di là delle frontiere edei secoli. Alla sessione, che si è svolta il 27 settembre nel CharlemagneBuilding di Bruxelles, hanno tra gli altri partecipato i Ministri delTurismo belga (Isabelle Weykmans), italiano (Vittoria Brambilla), francese(Hervé Novelli) e portoghese (José Vieira da Silva), il Segretario Generaleper il Turismo spagnolo (Joan Mesquida) e il Direttore dell'Istituto degliItinerari Culturali, Michel Thomas Penette. Assai puntuale l'intervento delVice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, che ha evidenziatola necessità di far diventare il turismo protagonista della politicaeconomica europea ma soprattutto di portare avanti una politica turisticaeuropea, trattandosi dell'unica industria che non è possibile delocalizzare.La sfida dell'innovazione passa anche attraverso la promozione di un turismoche aumenti la qualità della vita dei territori e diffonda la conoscenza delnostro patrimonio culturale, creando ad esempio reti di raccolta ed analisidegli indicatori della sostenibilità, sviluppando un "marchio delpatrimonio" che certifichi le "città della cultura", allargando l'attualeofferta turistica a prodotti più specifici o diversamente legati allastagionalità. "Del resto - sottolinea Paolo Benvenuti, Presidente delConsiglio Direttivo di Iter Vitis e direttore dell'Associazione nazionaleCittà del Vino - non dobbiamo dimenticare che quello che ha permesso disostenere il nostro attuale livello di vita è proprio quell'insieme ditipologie di turismo "minore" (turismo culturale, scolastico,enogastronomico, religioso, giovanile, sportivo, rurale, di archeologiaindustriale, del benessere), che andrebbe ora più che mai sostenuto evalorizzato. In questo contesto gli itinerari della vite e del vinocostituiscono un interessante ed innovativo modello per promuovereun'offerta turistica sostenibile e di qualità relativamente ai singolipaesaggi ed alle singole eccellenze e, nello stesso tempo, consentire alvisitatore di scoprire il patrimonio culturale condiviso dai diversi Statieuropei". "Ma - prosegue Benvenuti - c'è un convitato di pietra che laCommissione Europea non dovrà assolutamente ignorare: l'universo deipiccoli Comuni, che sorreggono gran parte del turismo culturale e cheproprio dal fare parte di un percorso culturale possono trarre efficacistrumenti per combattere lo spopolamento e il disagio abitativo". La giornata è stata, infine, l'occasione per presentare la mostra "L'Europain movimento: la Via Francigena e gli Itinerari Culturali del Consigliod'Europa" e le pagine web della Direzione Cultura e Patrimonio naturale eculturale del Consiglio d'Europa dedicate agli Itinerari Culturali (Itinéraires culturels du Conseil de l'Europe).


Comunicato Associazione Internazionale Iter Vitis

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