TEANO. 'I Comuni sono stati messi in ginocchio e le difficolta' maggiori si registrano per quelli del Mezzogiorno. Proprio per favorire una riflessione sulle problematiche del Sud e per far emergere una proposta non frammentata abbiamo dato vita al coordinamento delle Anci del Mezzogiorno''. Cosi' il presidente dell'Anci Campania, Nino Daniele (nella foto), ha sintetizzato i lavori della prima riunione del coordinamento che si e' tenuta oggi a Teano, in provincia di Caserta. Ma quello che preoccupa maggiormente gli amministratori sono gli effetti della manovra. Il coordinamento delle Anci del Sud nasce proprio far sentire con maggiore forza la voce degli amministratori degli enti locali. ''Le difficolta' si registrano per i tutti i Comuni, dal Nord al Sud, ma credo non si voglia prendere atto che nel Mezzogiorno - prosegue Daniele - l'economia e' piu' debole e per questo i problemi sono piu' gravi''. E dal momento di confronto di Teano sono emerse le difficolta' che quotidianamente gli amministratori locali devono affrontare. ''Quasi tutti i Comuni della Campania - ha spiegato ancora Daniele - stanno all'interno del patto di stabilita', ma con innumerevoli sacrifici''. Sacrifici che, a dire sempre dello stesso Daniele, ''sono stati imposti con il governo di Prodi e con Padoa Schioppa e proseguiti con questo governo di centrodestra. La nostra critica e' bipartisan''. Ma, secondo quanto riferisce Daniele, i presidenti Anci di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sono preoccupati soprattutto ''per l'assenza di prospettiva. Non si intravede una linea di orizzonte perche' siamo ancora nel buio piu' assoluto''.
c.s.