CASERTA. Si conclude con la proposta, promossa dal Segretario Generale della CISL Caserta Carmine Crisi, di un nuovo incontro tra sigle sindacali e mondo dell’associazionismo per approfondire le problematiche del mondo del lavoro nella provincia di Caserta e “far fronte unitario e poter poi riproporre l’esperienza anche al di fuori dei confini della provincia”.
La giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tema del Lavoro Dignitoso, svoltosi all’Hotel Europa nella mattinata di ieri, ha visto al tavolo degli intervenuti, oltre Carmine Crisci, Camilla Bernabei, Segretaria Generale della CGIL Caserta, Massimiliano Santoli, Presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Caserta e Angelo Petrocelli, Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Caserta. Non sono mancati momenti difficili anche all’interno di una discussione che si è sviluppata in un clima sereno e costruttivo. Momenti rappresentati dall’intervento di Stefano Cutillo, operaio della ex-3M da anni in cassa integrazione “Lavoro Dignitoso… a noi lavoratori, o meglio ex tali, ci andrebbe bene anche solamente parlare di lavoro!”. Intervento che ha centrato, con semplicità e schiettezza, la tematica dell’incontro: la persistenza di condizioni di criticità nel circuito lavorativo non fa altro che alimentare una concorrenza al ribasso nelle condizioni contrattuali dei lavoratori di tutto il globo. Quella di ieri ha rappresentato solo una tappa fra gli appuntamenti di sensibilizzazione sul tema del Lavoro Dignitoso che da tempo ARCI, ACLI, CGIL, CISL e UIL. promuovono o promuoveranno in tutta la penisola. La violazione del diritto alla libertà di associazione e quello alla contrattazione collettiva, le svariate forme di discriminazione che colpiscono indistintamente i lavoratori di ogni parte del globo, hanno di fatto prodotto un sempre maggior degrado delle condizioni lavorative nelle quali le masse operaie e impiegatizie mondiali si trovano quotidianamente ad operare. Il decadimento dei diritti sanciti dalle leggi internazionali ha avuto una correlazione inversa con l’inclusione nel mercato mondiale dei paesi meno sviluppati. Correlazione inversa dovuta a diversi motivi. Alle legislazioni poco sviluppate di alcuni di essi, alla presenza di dittature temporanee, alla scarsa sensibilità dei governi o degli stessi lavoratori, in genere poco scolarizzati e poco consapevoli dell’esistenza di leggi a loro difesa. Sono solo alcuni degli aspetti di uno dei tempi più scottanti che il mondo del lavoro salariato si trova ad affrontare nel terzo millennio.
La giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tema del Lavoro Dignitoso, svoltosi all’Hotel Europa nella mattinata di ieri, ha visto al tavolo degli intervenuti, oltre Carmine Crisci, Camilla Bernabei, Segretaria Generale della CGIL Caserta, Massimiliano Santoli, Presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Caserta e Angelo Petrocelli, Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Caserta. Non sono mancati momenti difficili anche all’interno di una discussione che si è sviluppata in un clima sereno e costruttivo. Momenti rappresentati dall’intervento di Stefano Cutillo, operaio della ex-3M da anni in cassa integrazione “Lavoro Dignitoso… a noi lavoratori, o meglio ex tali, ci andrebbe bene anche solamente parlare di lavoro!”. Intervento che ha centrato, con semplicità e schiettezza, la tematica dell’incontro: la persistenza di condizioni di criticità nel circuito lavorativo non fa altro che alimentare una concorrenza al ribasso nelle condizioni contrattuali dei lavoratori di tutto il globo. Quella di ieri ha rappresentato solo una tappa fra gli appuntamenti di sensibilizzazione sul tema del Lavoro Dignitoso che da tempo ARCI, ACLI, CGIL, CISL e UIL. promuovono o promuoveranno in tutta la penisola. La violazione del diritto alla libertà di associazione e quello alla contrattazione collettiva, le svariate forme di discriminazione che colpiscono indistintamente i lavoratori di ogni parte del globo, hanno di fatto prodotto un sempre maggior degrado delle condizioni lavorative nelle quali le masse operaie e impiegatizie mondiali si trovano quotidianamente ad operare. Il decadimento dei diritti sanciti dalle leggi internazionali ha avuto una correlazione inversa con l’inclusione nel mercato mondiale dei paesi meno sviluppati. Correlazione inversa dovuta a diversi motivi. Alle legislazioni poco sviluppate di alcuni di essi, alla presenza di dittature temporanee, alla scarsa sensibilità dei governi o degli stessi lavoratori, in genere poco scolarizzati e poco consapevoli dell’esistenza di leggi a loro difesa. Sono solo alcuni degli aspetti di uno dei tempi più scottanti che il mondo del lavoro salariato si trova ad affrontare nel terzo millennio.
UFFICIO STAMPA
Alessandro Dorelli