Piedimonte Matese -Il dibattito che sta animando la opinione pubblica sul tema dell’acqua ha già avuto un risultato concreto. Sono scomparsi in natura i sostenitori pubblici della privatizzazione del servizio idrico integrato e cioè del ciclo delle acque. Essi rimangono nascosti, dissimulati, coperti da un velo di parole, ricchi di chiacchiere, spesso vacanti, che impediscono di leggere le loro reali intenzioni. Le intenzioni sono quelle evidenti. Lasciar passare la buriana, far scemare la attenzione verso questo fondamentale tema “ Acqua bene comune” e continuare a lavorare con le multinazionali dell’acqua e con i poteri forti della finanza internazionale. È quindi necessario usare questo momento, momento e tempo in cui la politica ed i politici non osano più sostenere la privatizzazione del s. i. i. per paura di perdere consenso, per avere atti concreti, posizioni concrete e fattive del Parlamento. Si dal Parlamento che è il luogo in cui – ancora – si fanno le leggi, nonostante tutto, secondo la nostra Costituzione. E vale quanto detto perché, una volta acclarato e condiviso il concetto di acqua bene comune, non mercificabile, vale sempre l’imperativo fondamentale: “ Che fare? “ A nostro avviso la meritoria opera dei comitati referendari non coglie esattamente nel segno; ha la certa ed imprescindibile funzione di tenere alto il livello di attenzione e di tensione positiva, di consentire a tutti l’approfondimento del tema, ma certamente non risolve. Il mezzo demolitivo– referendum – è solo il primo passo; il passo vero, solutorio, è solo l’approvazione della legge; legge in cui a chiare lettere e con risolutezza si afferma il principio della inalienabilità dell’acqua e della non mercificazione. Le energie, la volontà, le forze in campo vanno orientate sulla spinta alla approvazione della legge che attende la discussione parlamentare. Solo da questa verrà il corretto assetto ed inquadramento della gestione delle acque. Per consentire gli approfondimenti, un dibattito ampio e la possibilità di rendersi effettivamente conto della dimensione globale e locale del tema la REPUBBLICA POPOLARE DEL MATESE ha fissato un incontro, nella ultima settimana del prossimo mese di giugno, a Piedimonte Matese, all’interno del ciclo di conferenze sui fondamentali, per descrivere e sostenere la legge di iniziativa popolare.