PIEDIMONTE MATESE. In riferimento agli articoli pubblicati questa mattina su molti quotidiani, desidero con la presente fare una mia personale dichiarazione. È vero, nella giornata di ieri i C.C. di Piedimonte Matese mi hanno notificato un avviso di garanzia per l’assunzioni giudicate «pilotate e fuori legge».
Faccio politica dal 1990. In questi venti anni sono stato consigliere comunale e sindaco del comune di San Potito Sannitico, Presidente del Consorzio CE/1, l’unico in provincia di Caserta, mi piace sempre ricordarlo, a raggiungere e di gran lunga superare le percentuali di raccolta differenziata previste dalla normativa vigente, l’unico in piena emergenza rifiuti a non essere mai stato associato alla camorra. De Gasperi sosteneva che il significato della parola politica era il dare una risposta alle esigenze dei cittadini: è questo l’obiettivo da me perseguito dai miei primi passi in politica.
Quando nel 2008, il governo ha voluto sciogliere i Consorzi di bacino e farne un unico calderone tutto il buon lavoro fatto da me, dai miei collaboratori e da tutti i dipendenti del Consorzio CE/1 è stato in un attimo vanificato. Da allora sul mio curriculum essere stato il Presidente di ente valido ed efficiente quale il Consorzio CE/1 è una macchia, perché alla parola «Consorzio Rifiuti» l’opinione pubblica associa inevitabilmente la parola «camorra».
Sarcasticamente potrei affermare che questo avviso di garanzia era quasi atteso. In venti anni di politica non ero mai stato notificato niente del genere e non ero mai stato accusato od inquisito per nulla. Purtroppo, sempre più spesso, per un uomo che decide di intraprendere la carriera politica, l’avviso di garanzia od il coinvolgimento in una causa penale è una tappa obbligata. E per questo non voglio muovere alcuna critica alle forze dell’ordine ed agli inquirenti, che, sono sicuro, faranno il loro dovere e nei quali ripongo molta fiducia.
Il crimine da me commesso è l’assunzione di onesti lavoratori, molti dei quali padri e madri di famiglia. Se ho sbagliato le modalità, toccherà alla magistratura dimostrarlo.
Concludendo, desidero precisare due cose circa l’articolo pubblicato in data odierna dalla Gazzetta di Caserta. In nessun modo sull’avviso di garanzia, fra i reati su cui si indaga, è menzionato il reato di associazione. In secondo luogo, non permetto che si dica che presso il CE/1 «pare ci siano più impiegati che sedie e che l’utilità di tutti questi impiegati sia difficile da spiegare». Al contrario di altre realtà casertane, e non solo, da noi il numero del personale è stato sempre al di sotto di quello necessario. Svolgevamo il servizio di raccolta differenziata in diciassette comuni e quello della raccolta della carta e del cartone in trentacinque. Il servizio veniva già svolto dalla Matese Ambiente srl mediante il personale poi assunto al Consorzio. Sono stato con onore a capo di una grande famiglia, quella dell’ex Consorzio CE/1, una famiglia composta da gente che si è sempre contraddistinta per la propria onestà, disponibilità e voglia di lavorare.
GIANLUIGI SANTILLO
(nella foto Gianluigi Santillo)
Faccio politica dal 1990. In questi venti anni sono stato consigliere comunale e sindaco del comune di San Potito Sannitico, Presidente del Consorzio CE/1, l’unico in provincia di Caserta, mi piace sempre ricordarlo, a raggiungere e di gran lunga superare le percentuali di raccolta differenziata previste dalla normativa vigente, l’unico in piena emergenza rifiuti a non essere mai stato associato alla camorra. De Gasperi sosteneva che il significato della parola politica era il dare una risposta alle esigenze dei cittadini: è questo l’obiettivo da me perseguito dai miei primi passi in politica.
Quando nel 2008, il governo ha voluto sciogliere i Consorzi di bacino e farne un unico calderone tutto il buon lavoro fatto da me, dai miei collaboratori e da tutti i dipendenti del Consorzio CE/1 è stato in un attimo vanificato. Da allora sul mio curriculum essere stato il Presidente di ente valido ed efficiente quale il Consorzio CE/1 è una macchia, perché alla parola «Consorzio Rifiuti» l’opinione pubblica associa inevitabilmente la parola «camorra».
Sarcasticamente potrei affermare che questo avviso di garanzia era quasi atteso. In venti anni di politica non ero mai stato notificato niente del genere e non ero mai stato accusato od inquisito per nulla. Purtroppo, sempre più spesso, per un uomo che decide di intraprendere la carriera politica, l’avviso di garanzia od il coinvolgimento in una causa penale è una tappa obbligata. E per questo non voglio muovere alcuna critica alle forze dell’ordine ed agli inquirenti, che, sono sicuro, faranno il loro dovere e nei quali ripongo molta fiducia.
Il crimine da me commesso è l’assunzione di onesti lavoratori, molti dei quali padri e madri di famiglia. Se ho sbagliato le modalità, toccherà alla magistratura dimostrarlo.
Concludendo, desidero precisare due cose circa l’articolo pubblicato in data odierna dalla Gazzetta di Caserta. In nessun modo sull’avviso di garanzia, fra i reati su cui si indaga, è menzionato il reato di associazione. In secondo luogo, non permetto che si dica che presso il CE/1 «pare ci siano più impiegati che sedie e che l’utilità di tutti questi impiegati sia difficile da spiegare». Al contrario di altre realtà casertane, e non solo, da noi il numero del personale è stato sempre al di sotto di quello necessario. Svolgevamo il servizio di raccolta differenziata in diciassette comuni e quello della raccolta della carta e del cartone in trentacinque. Il servizio veniva già svolto dalla Matese Ambiente srl mediante il personale poi assunto al Consorzio. Sono stato con onore a capo di una grande famiglia, quella dell’ex Consorzio CE/1, una famiglia composta da gente che si è sempre contraddistinta per la propria onestà, disponibilità e voglia di lavorare.
GIANLUIGI SANTILLO
(nella foto Gianluigi Santillo)