06 aprile 2010

Laboratorio del Gusto sulla pizza a Caiazzo.


CAIAZZO. La pizza tonda e quella al taglio, la pizza alla pala e il calzone al forno. E ancora, la pizza genovese, quella romana e, fra tutte, la pizza napoletana, Tanti modi di cuocere e mangiare l’impasto di farina, acqua, lievito e sale che tanto successo riscuote in tutto il mondo. Ma cosa distingue una buona pizza napoletana dalle altre? La risposta al Laboratorio del Gusto® sulla Pizza che Slow Food Volturno terrà mercoledi 14 aprile, alle ore 18.30, presso l’Antica Pizzeria Pepe di Caiazzo in piazza Porta Vetere. A condurre il Laboratorio sarà Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Campania, che accompagnerà i partecipanti anche nella degustazione di focaccia, pizza marinara, pizza margherita con fior di latte e pizza margherita con mozzarella di bufala, in collaborazione con il maestro pizzajuolo Franco Pepe. Spogliatevi delle vostre conoscenze o del sentito dire quando frequenterete il Laboratorio: qui, grazie a un approccio diretto con il prodotto e con il produttore, imparerete a valutare la qualità della pizza, ad apprenderne le tecniche di lavorazione, a memorizzarne le caratteristiche e ad apprezzarne, infine, l’eccellenza. Cos’è un Laboratorio del Gusto? La sfera sensoriale dell’uomo contemporaneo si è notevolmente impoverita. Il tatto, il gusto, l’odorato hanno subìto una profonda regressione. Il tempo sempre più scarso e la velocità delle nostre vite ci stanno privando degli strumenti che possono consentirci una conoscenza più profonda, variegata e autentica del mondo che ci sta intorno. Per questo, addestrare nuovamente i sensi, riacutizzare la percezione, sono aspetti fondanti della filosofia Slow Food, che propone un‘educazione alimentare e del gusto innovativa e originale, basata sul risveglio e l’allenamento dei sensi, sull’apprendimento di tecniche produttive del cibo e sulla degustazione come esperienza formativa. Tra le varie proposte educative e di consumo consapevole, figurano proprio i “Laboratori del Gusto”. Si tratta di una formula a marchio registrato, inaugurata al Vinitaly di Verona nel 1994 e diventata l’elemento caratterizzante delle manifestazioni targate SlowFood, grandi e piccole. Il suo successo dimostra che essi raccolgono esigenze profonde del consumatore contemporaneo: il desiderio dell’approccio diretto, dell’assaggio in degustazione guidata, quindi il recupero della sensorialità; l’avvicinamento al cibo come divertimento e atto gratificante piuttosto che come necessità o costrizione nutrizionale; l’appagamento della curiosità nei confronti di cibi a volte rari e preziosi, unito alla gratificazione intellettuale di conoscerne la storia e le particolarità. In un contesto ambientale piacevole, attraverso un servizio attento e professionale si stimola nei partecipanti l’atteggiamento curioso e l’attenzione verso i prodotti. Nel corso di un’ora circa gli esperti che conducono il Laboratorio comunicano elementi di tecnica di degustazione, presentano i prodotti dal punto di vista merceologico e produttivo, spesso avvalendosi della testimonianza del produttore e di un tecnico del settore.