Castel Campagnano. Si impenna, a dispetto del gelido inverno, la temperatura elettorale in Castel Campagnano e ancor più nella frazione Squille, dove risiede, e maggiormente è sostenuto, Giuseppe Di Sorbo (nella foto), sindaco decaduto in seguito al commissariamento del Comune, ma già al lavoro sin da quel fatidico giorno per riconquistare la guida del paese, per cui intende riproporsi anche il predecessore, Nicola Campagnano, non pago della sonora batosta subita dal suo gruppo alle ultime consultazioni, proprio a beneficio di quello facente capo a di Sorbo. Gruppo che fra poco più di un mese potrebbe ripresentarsi pressoché compatto al giudizio degli elettori, se non fosse assillato da un problema davvero insolito per una comunità di poche centinaia di elettori: la crescente richiesta di un posto al sole, ovvero di una candidatura nella lista che, in particolare a Squille, viene data per vincente ancor prima della sua presentazione. Anche questo è un record, come lo è, per certi versi contrapposto, quello della costituenda lista avversaria, per sommi capi ufficializzata già da alcuni giorni, ancor prima che i presunti candidati abbiano potuto sottoscrivere la prescritta accettazione, a sostegno di Nicola Campagnano che, manco a dirlo, si ripropone quale sindaco. Bruciato, quindi, Scipione De Leone, sicché questa tornata sarà caratterizzata ancora una volta da un forte contrapposizione campanilistica fra campagnanesi e squillesi, anche se con il leader della frazione sono schierati molti del capoluogo, a partire dall’ex vice sindaco Giovanni Aldi che dopo qualche esitazione, e oculata riflessione, ha preferito restare con Di Sorbo, rinunciando anche all’idea, pur ventilata, di una terza lista. Anche altri hanno pensato ad un terzo incomodo, che sarebbe stato utilissimo per evitare la contrapposizione frontale, e le conseguenti spaccature familiari, ma alla fine pare che nessuno se la senta di ritrovarsi tra incudine e martello, cioè schiacciato dalle ormai collaudate macchine targate Di Sorbo e Campagnano, costretto dalla legge ostativa del terzo mandato a cedere per qualche anno lo “scettro” allo squillese Scipione de Leone che peraltro ne resta fidato scudiero. Nicola Campagnano, la cui lista già è stata etichettata come esterofila, conta anche sul sostegno dell’ex Gennaro Marcuccio, macellaio; Osvaldo De Rosa, infermiere; Franco Marini Ricci, dipendente del centro Oasi e dirigente della Pro Loco; Alberto De Biase, studente; Fiorentino Cammarota, addetto dell’azienda municipalizzata per i servizi ecologici; Stefano Campagnano, coltivatore; Maria Luisa Mancini, dipendente Enel vicina a sostenitori degli antagonisti; Luigi Caterino, originario della provincia di Benevento e Marilena Coppola, giovane avvocato casertano. Secondo la stessa, attendibile fonte, Angelo De Filippo, uno dei tre “traditori” dell’ex sindaco Di Sorbo, sarebbe predestinato alla carica di assessore esterno, evitando quindi l’ostico ambaradan elettorale. Dulcis in fundo, un paio di carte (date per clamorose) Campagnano si sarebbe riservato di scoprirle solo nelle ultime ore, ma si vocifera che dovrebbero essere altri due “ex”. Con Di Sorbo, invece, dovrebbero essere schierati: Pietro Sivo, Giovanni Aldi, Nadia Coppola, Irene Scalzitti, Tonino Tebano, Marcello Tebano, Lino Della Morte, Giuseppe Campagnano ed altri stimati cittadini da selezionare fra i tanti squillesi e campagnanesi che anche l’altra sera si sono ritrovati per procedere ad una ulteriore scrematura di una lista tuttora assillata da… problemi di eccesso, mentre si riduce al lumicino la possibilità che nasca un terzo fronte, soprattutto se, come si vocifera, anche i suoi possibili ispiratori, Antonio Donato, Mariano Frese e lo stesso Tommasino Cerreto, hanno preferito riavvicinarsi a Giuseppe Di Sorbo, ritenuto loro naturale interlocutore. Ma nella settimana che ancora manca alla presentazione delle liste molte teste potrebbero cadere, molte ambizioni potrebbero essere ridimensionate e molte ambizioni potrebbero cadere.
Fonte: teleradionews