IO SONO UN AUTARCHICOIL MERCATO: PROBLEMA O OPPORTUNITA’ ?
Le ordinanze sono dei dispositivi sindacali che stabiliscono in maniera univoca, non controvertibile e molto personale destini di persone e di famiglie, di uomini e donne, che improvvisamente vedono violentate le loro vite da decisioni dispotiche ed unilaterali.PERCHÉ?L’uso dell’ordinanza da parte del Sindaco, ormai divenuta dispositivo amministrativo di prassi, presta il fianco a molti interrogativi riguardo gli obiettivi che l’Amministrazione Iannelli sta perseguendo.Siamo al laboratorio puro: ordinanza per il Piano Traffico (riguardo alla quale si è ampiamente discusso ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti … disastrosi!); svariate “ORDINANZE” per lo spostamento del mercato settimanale.Ma il mercato ad Alife è un problema o una opportunità?Se di problema si tratta, va affrontato come tale; se invece è una opportunità, come noi riteniamo che sia, deve essere regolamentato, attrezzato e valorizzato.L’essenza del mercato è dare possibilità alla collettività che lo ospita, ai commercianti locali ed agli ambulanti di trarre benefici reciproci.L’effetto dell’ultima Ordinanza Sindacale (la n. 1 dell’11 gennaio 2010) non ha fatto altro che creare una frattura tra il paese ed il mercato, facilmente percepibile per gli effetti negativi prodotti alla collettività alifana, ai suoi commercianti e, non di meno, agli ambulanti. L’effetto è stato quello di stravolgere il già precario equilibrio socio - economico faticosamente raggiunto nel corso del tempo. Ci sono, ad esempio, degli esercizi commerciali che hanno basato parte del loro investimento e del loro reddito sulla presenza del mercato settimanale; ebbene, questi cambiamenti repentini e continuativi hanno in un sol colpo azzerato ogni loro aspettativa e generato un impoverimento generalizzato.E’ LA CAPACITA’ DI RIUSCIRE A SCONTENTARE TUTTI!Questa (in)capacità, frutto di una cultura politica autarchica e decisionista, mette finalmente in luce le carenze e l’impossibilità, per questa Amministrazione di centro-destra, di riuscire a percepire e tradurre i reali problemi della cittadinanza, che pur tanti suffragi gli ha attribuito.COME TUTTI GLI AUTARCHI, IL NOSTRO SINDACO VIVE FUORI DALLA REALTA’.Caro Sindaco sei un autarca perché:· fai un uso spregiudicato delle ordinanze;· nell’Ordinanza che tu stesso emani ti richiami al comma 7, art. 50 del D. Lgs 267/2000 (TUEL), che così recita: “Il Sindaco, altresì, coordina ed organizza, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale … omissis …”; i Consiglieri Comunali sono in febbrile attesa di una convocazione mai avuta in merito;· l’Ordinanza richiama un parere in materia igienico-sanitaria che non è mai stato rilasciato favorevole da parte dell’ASL;· e, omissione ancor più grave, l’Ordinanza è priva del parere da parte del Funzionario del Settore competente in materia!Contro decisioni avventuristiche e approssimative che non fanno altro che spostare i problemi di qualche metro, noi proponiamo soluzioni logiche e, soprattutto, condivise con gli operatori del settore.Nell’attesa di poter fornire le nostre proposte nelle sedi deputate, noi restiamo qui a presidiare e tutelare l’ordinamento democratico nel nostro Comune, a garantire gli interessi e le aspettative di ogni singolo cittadino, senza colorazione politica o di parte, offrendo la nostra disponibilità, il nostro ruolo e le nostre professionalità per far si che questa deriva autoritaria rientri negli alvei della nostra CARA DEMOCRAZIA.
Le ordinanze sono dei dispositivi sindacali che stabiliscono in maniera univoca, non controvertibile e molto personale destini di persone e di famiglie, di uomini e donne, che improvvisamente vedono violentate le loro vite da decisioni dispotiche ed unilaterali.PERCHÉ?L’uso dell’ordinanza da parte del Sindaco, ormai divenuta dispositivo amministrativo di prassi, presta il fianco a molti interrogativi riguardo gli obiettivi che l’Amministrazione Iannelli sta perseguendo.Siamo al laboratorio puro: ordinanza per il Piano Traffico (riguardo alla quale si è ampiamente discusso ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti … disastrosi!); svariate “ORDINANZE” per lo spostamento del mercato settimanale.Ma il mercato ad Alife è un problema o una opportunità?Se di problema si tratta, va affrontato come tale; se invece è una opportunità, come noi riteniamo che sia, deve essere regolamentato, attrezzato e valorizzato.L’essenza del mercato è dare possibilità alla collettività che lo ospita, ai commercianti locali ed agli ambulanti di trarre benefici reciproci.L’effetto dell’ultima Ordinanza Sindacale (la n. 1 dell’11 gennaio 2010) non ha fatto altro che creare una frattura tra il paese ed il mercato, facilmente percepibile per gli effetti negativi prodotti alla collettività alifana, ai suoi commercianti e, non di meno, agli ambulanti. L’effetto è stato quello di stravolgere il già precario equilibrio socio - economico faticosamente raggiunto nel corso del tempo. Ci sono, ad esempio, degli esercizi commerciali che hanno basato parte del loro investimento e del loro reddito sulla presenza del mercato settimanale; ebbene, questi cambiamenti repentini e continuativi hanno in un sol colpo azzerato ogni loro aspettativa e generato un impoverimento generalizzato.E’ LA CAPACITA’ DI RIUSCIRE A SCONTENTARE TUTTI!Questa (in)capacità, frutto di una cultura politica autarchica e decisionista, mette finalmente in luce le carenze e l’impossibilità, per questa Amministrazione di centro-destra, di riuscire a percepire e tradurre i reali problemi della cittadinanza, che pur tanti suffragi gli ha attribuito.COME TUTTI GLI AUTARCHI, IL NOSTRO SINDACO VIVE FUORI DALLA REALTA’.Caro Sindaco sei un autarca perché:· fai un uso spregiudicato delle ordinanze;· nell’Ordinanza che tu stesso emani ti richiami al comma 7, art. 50 del D. Lgs 267/2000 (TUEL), che così recita: “Il Sindaco, altresì, coordina ed organizza, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale … omissis …”; i Consiglieri Comunali sono in febbrile attesa di una convocazione mai avuta in merito;· l’Ordinanza richiama un parere in materia igienico-sanitaria che non è mai stato rilasciato favorevole da parte dell’ASL;· e, omissione ancor più grave, l’Ordinanza è priva del parere da parte del Funzionario del Settore competente in materia!Contro decisioni avventuristiche e approssimative che non fanno altro che spostare i problemi di qualche metro, noi proponiamo soluzioni logiche e, soprattutto, condivise con gli operatori del settore.Nell’attesa di poter fornire le nostre proposte nelle sedi deputate, noi restiamo qui a presidiare e tutelare l’ordinamento democratico nel nostro Comune, a garantire gli interessi e le aspettative di ogni singolo cittadino, senza colorazione politica o di parte, offrendo la nostra disponibilità, il nostro ruolo e le nostre professionalità per far si che questa deriva autoritaria rientri negli alvei della nostra CARA DEMOCRAZIA.
I Consiglieri Comunali del gruppo “Leali per Alife”
IL PARTITO DEMOCRATICO DI ALIFE
Emilio Del Giudice, Luigi Isabella,Alfonso Santagata, Giuseppe Santagata